Basta un attimo, un secondo, forse anche meno. Una piccola frazione di tempo che segna lo stop, l’arrivo, la fine. Poi il niente, a volte fatto solo di ricordi che col tempo divengono sbiaditi come carta lasciata sotto il sole. La vita è come un vinile che gira sul piatto: prima di poggiare la puntina si è ansiosi di ascoltare cosa potrà scaturire da quel pezzo di plastica circolare, poi è la volta di belle sensazioni, colori, gioia, spensieratezza, vivacità che si alternano mentre il braccetto si sposta a sinistra dirigendosi verso il centrino, quel cartone centrale che manderà indietro con fermezza la puntina che non potrà più far ascoltare quello che c’era prima. Un crepitio, qualche ronzio di fondo, polvere nei solchi … è quello che rimane di un pezzo ascoltato che però, nel contempo, può averci lasciato emozioni che nemmeno il tempo può fermare e rendere mortali. Il ricordo rimane vivo anche se la musica non c’è più e la puntina continua a viaggiare su solchi vuoti che hanno un sapore amaro, di quel qualcosa terminato troppo presto e senza un valido motivo. Ciao Giamp.
-NOVAMAN "We Love/Dreaming Of" (Viewlexx): vinile blu per un sound nero, cupo ed ombroso come solo gli olandesi sanno fare. La piattaforma di I-F sembra essersi svegliata dal torpore invernale.
-AA.VV. "The Disco-Tech Of … Alexander Robotnick" (Yellow): raccolta emblematica di musica disco d’annata ed elettronica moderna selezionata e mixata (egregiamente) da uno dei padri dell’italo-dance italiana. Viaggio indietro nel tempo con New Order, Tom Tom Club, Yello, O.M.D., ‘Lectric Workers, Casco e Visage e balzo nel futuro con Bangkok Impact, FPU, Miss Kittin & The Hacker e lo stesso Robotnick. Insuperabile.
-THOMAS P. HECKMANN "Konsumprodukt" (Wavescape): uscirà presto sia su cd che su doppio vinile il nuovo album di Thomas Peter Heckmann, uno dei maghi tedeschi dell’electro-techno. Il lavoro segue il recente "Boys And Toys" firmato assieme all’inseparabile W.J. Henze e "Jack Hammer" di Mark Hawkins. Tornerà ad essere popolare come ai tempi di Silent Breed (su Tracid Traxxx) e del remix di "Dein Schweiss" di Sven Väth ??
-AA.VV. "Triple R" (Trapez): secondo atto per la serie "In The Mix" curata da Riley Reinhold che opta per una serie di tracce chic ed eleganti che battono la strada della microhouse e dell’elettronica più raffinata. Tra Dialogue, M.I.A., Oliver Hacke e Marcos Cabral trovano spazio anche ottime perle di Gabriel Ananda, Akufen e Jeff Samuel rielaborato da Steve Bug.
-DETROIT GRAND PUBAHS "Big Onion" (Poker Flat): nel 2000 svettò con "Sandwiches", lo scorso autunno con "The Clapper" ed ora vuole lanciare "Big Onion" come traino all’album di prossima pubblicazione "Galactic Ass Creatures From Uranus": è l’americano Paris The Black Fu alias Detroit Grand Pubahs che, sganciatosi dall’ex-collaboratore Andy Toth, propone un inno microhouse che appare rivisto anche da Joakim in una versione prettamente ghetto-tech. Dall’Intuit Solar alla Poker Flat con furore.
-AA.VV. "The 6th Strike" (Giant & Dwarf): sesto tassello per la label destinata a promuovere nuovi talenti della techno disseminati in tutta l’Europa. A riempire il vinile questa volta sono Micheal Burkat e Parasit (sulla Giant side) mentre Terry Barcley e Michael Lambart rappresentano i novizi sulla Dwarf side. The new techno tools are ready.
-ALEXANDER ROBOTNICK "Les Grands Voyages De L’Amour" (Hot Banana): ancora lui, quel grande genio di Robotnick che per questa produzione in chiaro stile electro-disco sbarca sulla neonata Hot Banana lasciandosi affiancare da Kiko e The Hacker che rielaborano "Les Grands Voyages De L’Amour" e producono l’inedito "Viens Chez Moi". Un vanto per l’Italia.
-AA.VV. "Radiozoma E.p." (white): vinile autoprodotto per questi creativi (e coraggiosi) ragazzi di Radio Zoma, l’emittente web che trasmette musica di giovani produttori. La facciata a è raffinata con i pezzi di Psoul ed Afrosafari che mirano alla chill-house dalle venature jazz mentre con la b ci si muove su ritmi elettronici di Fedex e Chem Trail. Operazione riuscita che necessita di un sostegno da parte di chi ama la musica del futuro.
-DR. SHINGO "Eclipse" (Television): nessun punto in comune con il precedente "Dr. Shingo’s Space Odd-Yssey" uscito sulla Forte del compianto Christian Morgenstern: il nuovo lp del nipponico Shingo Shibamoto riflette visioni techno, a volte abstract, altre deep ma comunque pervase da una chiara vena tec(h)nologica distante dall’electro-pop e dalle dure leggi del business che troppo spesso regolamentano il mondo della musica.
-AA.VV. "In Electro We Trust" (Data Punk): appare sulla sublabel della futuristica Psi 49 Net la raccolta (limited-edition) selezionata da Anthony Rother che ha interpellato artisti come Silicon Scally, The Hacker, Larry McCormick, Frequenzberater, Alexander Kowalski, TecRoc, Johannes Heil e Billy Nasty. Una vera celebrazione dell’electro vista nella sua forma puritana.
-KIKO "Work Da Body" (Hot Banana Es): da poco uscito sull’etichetta parallela alla Hot Banana, questa doppietta di Kiko propone uno stupefacente sound electro-techno che ripesca a piene mani quella che era la tendenza della rave-music dei primi anni ’90. Il tutto è assemblato presso il Dirty Studio di Grenoble e precede il nuovo lp dell’artista francese, seguito del fortunato "Midnight Magic" uscito nel 2002 su GoodLife.
-DIRT CREW "Cleaning Up The Ghetto" -Part 1- (My Best Friend): è un nuovo progetto firmato da Peter Gijselaers alias Break 3000 e Felix B Ender che, abbandonando (temporaneamente) l’electro-techno si dedicano al ghetto-tech che tanto piace agli inglesi. Due sono i pezzi nei quali si scoprono venature funk e cultura hip-hop.
-VADZ "Spiderman E.p." (Television): nasce una nuova stella nel firmamento della Television di Colonia che questa volta propone la musica di un giovane ventiduenne russo che porta con sè beats mai sentiti prima ed elaborati da una strana macchina chiamata Polivoks. Nessun contatto con il mondo dei supereroi (visto il titolo) ma chiaro il legame con la sperimentazione sonora. Fantascienza incisa su vinile.
-CODEC "Codec" (Inzec): Questo progetto che vede luce sulla label svizzera di Marco Repetto evidenzia un sound sperimentale che muove i passi sulla scia di Authecre, Bochum Welt ed Aphex Twin e, stranamente, batte bandiera italiana. I due milanesi Rosenholz e Cinquanta (conosciuti anche come Yanez) porgono un album di pura ambient-electro per palati sopraffini. Le sensazioni futuristiche e i brividi qui corrono su pelle d’acciaio.
Si chiude anche questa settimana "Electronic Diary" che dedico ad un giovane amico che qualche settimana fa ci ha lasciato in seguito ad un tragico incidente stradale. Spero che possa leggerci da lassù.
electric greetz