In tre anni di attività la Giallo Disco ha pubblicato ben dieci 12″ ed un LP: risultato decisamente ammirevole, soprattutto se si pensa che tutto cominciò a marzo del 2012 con una campagna di crowdfunding su Indiegogo. Per l’occasione l’etichetta di Antoni Maiovvi e Vercetti Technicolor, devota ad un filone recentemente ribattezzato Horror Disco (mosaico di Italo Disco venata di malinconie New Wave, Krautrock, EBM, New Beat, House, Techno e musica cinematica del passato – Dario Argento, Lucio Fulci, Umberto Lenzi, John Carpenter), offre il supporto al nuovo progetto del talentuoso Giorgio Luceri. Già noto per una serie di pubblicazioni su Mathematics Recordings, il DJ italiano qui conia un nuovo moniker (ispirato dall’opera di Elio Vittorini o forse dall’album del Banco Del Mutuo Soccorso?) per confrontarsi sul terreno delle soundtrack e del mondo legato a certe pellicole b-movie. Le cinque tracce radunate, prodotte tra 2012 e 2015, si inseriscono perfettamente nella dimensione sonora della Giallo Disco. Dalla sonorizzazione cinematica di “Buio”, poco più di un intro della durata di circa due minuti, a “La Strada Sbagliata”, in cui si susseguono repentini echi di Obscure Disco, quella prodotta negli anni Ottanta in piena Italo Disco age ma che non è mai diventata di pubblico dominio perché non spiccatamente commercia(bi)le. Luceri tocca l’apice in “La Polizia Apre Il Fuoco” facendo volteggiare musica da cineasti, tra arpeggi di sintetizzatore analogico e vampate di Rock psichedelico, rinforzando le attitudini che collocherebbero il brano in un film poliziesco/poliziottesco di decenni addietro (tipo “Banditi A Milano” o “La Polizia Ringrazia”). Il cammino nella retrò Disco italica, a bassa velocità di crociera con continui riferimenti Prog Rock, si apprezza in “La Vera Storia Di Steve Sauro Dionigi”, dove l’autore mette in mostra le sue doti da score-composer. “Rosso All’Occhiello” è la ciliegina sulla torta: co-prodotta con l’olandese Rude 66, che non fa mancare l’apporto della sua classica Electro Disco tinta di nero, sintetizza in meno di sei minuti le principali influenze del mondo Giallo Disco. Con la masterizzazione di Alek Stark e il layout grafico di Eric Adrian Lee, Garofano Rosso garantisce un viaggio nel passato, stiloso, emozionale e mai banalmente emulativo. [Giosuè Impellizzeri]