E’ la belga WéMè Records a mettere le grinfie sul nuovo Album di Andy Jenkinson, noto come Ceephax Acid Crew ma anche per essere il fratello minore di Squarepusher. Per l’occasione, mutilando il suo moniker (probabilmente perché all’Acid qui non spetta svolgere ruolo da protagonista), il visionario compositore britannico lascia nuovamente spiazzato l’ascoltatore con la sua proverbiale naturalezza nel trattare stili eterogenei ma con assoluta destrezza e padronanza. In “Cro Magnox”, infatti, è difficile individuare un preciso filo conduttore, visto che ogni brano in esso contenuto declina forme sonore multiple, dalle cortorsioni ritmiche di “Cooling Ponds (Drowning)” alle celestiali corone arpeggiate di “National Grid”, dalle eteree atmosfere di “Winterlo” alle pacatezza rilassata di “Natural Spectrum”, dall’astrazione IDM di “Memory Lake” all’Electro Disco venata di Acid di “Camelot Science”, “Transcontinental Power Lines” e “Quincy’s Classic”, che giungono giusto in tempo per rammentare che dietro tutto c’è proprio “quel” Ceephax. “Cro Magnox” (una sorta di ammiccamento a Cro-Magnon?), “Imperial Lounge (Maximillion)”, “Cobra Mist (Pylon Emotions)” (che mi ricorda le orchestralizzazioni di Wendy Carlos) e “Forest Zone 303” celano elettronica/Ambient trattata coi guanti di velluto, “Voyage Of Excellox” e “Flight Of The Condor” porgono un tappeto emozionale di matrice Electro, sebbene la cassa segua il canonico 4/4, rintocco rassicurante che abbraccia pure la soavità di “Reactor”. Ne resta solo una su cui passare sopra la puntina, “Newhaven Lights”, che incrocia la tipica asperità dell’Acid con dolciastri pad. La magia di Andy Jenkinson, alla fine, sta proprio nel saper mettere insieme cose apparentemente discordanti: come un vecchio orafo, è intento a centellinare i suoni, dosare con parsimonia il ritmo e il bassline, enfatizzare la melodia o l’arpeggio. Me lo immagino come uno a cui piace, contemporaneamente, il bianco e il nero, come quel celebre biscotto italiano che, tanti anni or sono, sdoganò il bizzarro accostamento bicolore con un sottile riferimento interrazziale.