Ganymede Feat. Paul Parker – The Perfect Target EP (Sauroid)

Dopo una lunga pausa, durata quasi un anno, Sauroid si desta dall’ibernazione. Il ritorno si registra mediante un EP firmato dal duo statunitense Ganymede (da non confondere coi quasi omonimi Ganymed attivi tra la fine dei Settanta e i primi Ottanta, che invece erano austriaci), per l’occasione accompagnati da una voce d’eccezione, quella di Paul Parker, che affiancò l’indimenticato Patrick Cowley in gemme senza tempo come “Right On Target” and “Tech-No-Logical World”. “Perfect Target”, che già figurava nella versione Extended nell’album “Operation Ganymede” uscito nel 2008 in America, viene ora riproposta in una più immediata Single Edit, che per qualcuno meriterebbe di finire anche sulle frequenze radiofoniche. Il mix tra Disco ed Hi NRG viene smantellato e ricostruito in quattro versioni: il francese The Hacker semplifica la tavolozza dei suoni ricavandone Electro Techno molto appetibile per i DJ, gli italiani Out Of City (guidati da Simone Fedi) ripartono da zero, regalandoci prima una sorta di Dark Ambient, e poi un possente 4/4 che fa tremare i muri. Completamente differente la reinterpretazione degli Hard Ton (italiani anche loro), che prediligono la House intagliata in ritmi vivacemente retrò, a cullare la parte cantata tagliata e reintonata in modo quasi sartoriale. Non da meno il (lungo) tunnel emozionale di Ali Renault, dai BPM blandi ed ancorato ad una Electro Disco tinta di scuro, in cui le voci diventano solo un dettaglio in mezzo a tutta una serie di evoluzioni timbriche. A coronare tutto ciò sono due inediti, “Ten To Midnight” e “White On White” (ridente il primo, melanconico il secondo), con cui i Ganymede rinnovano l’amore per la musica Synth Pop degli anni Ottanta, che continua a far palpitare i cuori dei nostalgici. Il CDr, in edizione limitata alle 100 copie numerate a mano e in un formato che ricorda i vecchi 7″, è disponibile su Bandcamp.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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