La quasi totale digitalizzazione (e conseguente frammentazione) dei supporti ha sacrificato il concept a cui in passato molti dischi si poggiavano, ma c’è ancora qualcuno, animato dalla passione, che cerca di preservare questo particolare aspetto. Ristabilendo la presenza artistica sulla sua Frigio, Juanpablo dedica Lost Series agli animali che stanno estinguendosi a causa della colonizzazione umana. Il produttore, residente da anni a Madrid, sfodera tre tracce che pulsano energia e che, al loro interno, combinano elementi tratti dalla Techno, dalla House e dall’elettronica/Ambient. “Harpía” è la prima ad essere letta dalla puntina, un concentrato di ritmo colorito dal distorsore e ben corroborato da un imperante bassline che si apre a ventaglio, rivelando la sua gamma cromatica ottenuta con l’uso dei filtri. “Anaconda”, che rivela gli stessi ingredienti, possiede un giro melodico imparentato con la Techno/House della Rave age. Il vortice di clap, blip e voci (opportunamente tagliate ed effettate con delay) funge quasi da culla, irrorando il tutto con un sano tocco di dinamismo. Il brano riappare nella versione remix, realizzata tra Germania ed Olanda da Mick Wills ed Intergalatic Gary, coadiuvati da Isabella Venis: qui si limano certe asperità sonore evidenti nell’originale, il basso appare più lineare e sequencerato, la struttura generale viene ricomposta ed ordinatamente ricalibrata. L’ingresso dei poderosi hihat gonfia le vele e spinge tutto con vigore negli speaker. Chiude “Jaguar”, dove i declivi melodici e i pendii ritmici tornano a farsi sentire in mezzo ad un reticolo scandito da una possente cassa e da una tavolozza di elementi di chiara estrazione old school (TR-909). La copertina è opera dell’artista colombiano Felipe Rincón che, per rimarcare il concept, ha inventato una creatura ibrida nata dalla combinazione degli animali coinvolti in questo ammirevole progetto. Anche la “scatola”, quindi, ha il suo perché.