The KDMS – Kinky Dramas And Magic Stories (Gomma)

Era inevitabile che un’accoppiata come quella polacco-britannica dei KDMS finisse col dare alla luce un album. Una tappa obbligata per chi, in questo sconfinato oceano di musica pubblicata quotidianamente, ha ancora qualcosa di serio da dire. Kathy Diamond e Maximilian Skiba (KDMS è l’acronimo delle loro iniziali) dimostrano anche ai più scettici come ci siano ancora le ragioni per comprare musica, quella che non andrà dimenticata nell’arco di un paio di mesi al massimo. “Kinky Dramas And Magic Stories” (anche qui si gioca con la fonetica, ed ecco l’acrostico di KDMS) è uno scrosciante contenitore di Funk, Disco, P-Funk, House e Pop, calibrate come in pochi oggi sanno fare. Nessuno scimmiottamento, sia ben inteso, ma dimostrazione di come si possano sfruttare le atmosfere del passato ricollocandole in fantasiosi schemi moderni. Transitando sulle già conosciute “High Wire”, “Tonight” e “Never Stop Believing” (pubblicate tra 2009 e 2011), Skiba e Diamond forgiano un itinerario che freme di vibrazioni Disco suonata perlopiù dal vivo, come attestano gli elementi di “Something’s Eatin’ Me” e “Wonderman” (in questi giorni estratta come singolo). Bassi che cantano, ma anche brani impregnati di Indie Rock, come “Circles” e “Killer”, che chissà, potrebbero finire col fare crossover così come accaduto a Scissor Sisters, Où Est Le Swimming Pool o Hercules & Love Affair. La coppia non esaurisce facilmente le idee, e sfodera “Part Time Lovers”, la splendida “Your Love Is Right”, al cui interno si intrecciano Soul e Disco in un caleidoscopico panorama che riverbera rimandi ad “Africa” dei Toto, e “No Sad Goodbyes” posata sullo schema della Garage House di New York. A mò di bonus tracks vengono piazzati i remix di “Wonderman” e “Tonight”, rispettivamente realizzati da Justus Köhncke (con la collaborazione di Alexis Taylor degli Hot Chip) e Morgan Geist. Il primo si aggrappa al gradino della Nu Disco assorta in un lungo break centrale, il secondo ben si destreggia in una House ricamata di Funk, il cui intro sembra ammiccare al fortunato remix che i Tiefschwarz confezionarono nel 2004 per “Bodydub” degli Unit 4. Un album che suona come il tripudio di wha wha, bassi slappati e Clavinet che Skiba continua a maneggiare con la consueta maestria. La versione riservata ad iTunes racchiude pure “Sugar Me”, remake dell’omonimo di Lynsey De Paul pubblicato nell’ormai lontano 1972.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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