Meglio conosciuto come Misc., il duo tedesco formato da Christopher Bleckmann ed Hannes Wenner (un tempo attivo anche nei progetti paralleli Monophace, Clubsessel e Van Delta) ritorna con quello che, in teoria, dovrebbe essere catalogato come album. “Bipolar” infatti inizia lì dove era terminato “ND4” del 2002, interfacciando il minimalismo plumbeo tipico di Colonia e il taglio circolare della Detroit Techno di fine anni Ottanta. Ma tra le componenti essenziali della musica dei Niederflur c’è anche, e soprattutto, la Techno dei Novanta, quella che parlava tramite intricati arricciamenti percussivi e melodrammatiche escursioni all’interno del Deep più gotico. “Bipolar” prende avvio dalla potenza di “Antiform”, un tool che per la sua conformazione ritmica, tende a rammentare certi frammenti hoodiani e millsiani, e dalla sinuosa “Mimesis”, raggelata su sub-bass e sfiati da Ade greco. Altrettanto valide e bombanti “Feldstärke” e “Polsequenz”, in cui ricorrono evidenti i riferimenti al neo Minimal studiato da Hawtin e dai suoi seguaci raccolti sotto la campata M_nus (tra cui, peraltro, gli stessi Niederflur). Meno ispirate, a mio avviso, tracce come “Exil”, “Normalnull” e “Quellstrom”, in cui non si ode null’altro che del secco (e rancido) Minimal berlinese da cui poco potrà essere sviluppato in futuro se non cloni di cloni. Di maggior rilievo però lo scenario delineato da “Integral” e “Prisma”, due esperimenti che mettono coraggiosamente da parte i 4/4 per lasciare spazio ad una sorta di Dubstep tecnicizzato, legato all’Abstract e ad una certa Glitch che negli ultimi anni viene spesso tirata in ballo dai produttori Dance. Infine si torna a ‘pompare’ con “Isotrop”, dentro cui è celata l’anima Acid di Chicago seppur non rivelata nella sua deflagrante imperiosità. Se vi erano piaciuti i vari EP su M_nus ed Archipel è il disco (anzi, File, visto che a quanto pare rimarrà digitale) che fa al caso vostro.