La coraggiosa e virtuosa label fondata nella capitale è diventata, in circa sei anni di ascendente fermento creativo, un nome di riferimento a livello europeo, e sicuramente IL nome di riferimento per quegli italiani che hanno voglia di non lasciarsi influenzare dalle mode imposte dalle masse. MinimalRome è un’entità quasi paranormale se raffrontata alle etichette classiche sorte nel nostro Paese, una rara (ma piacevole e confortante) anomalia, un puntino nero in mezzo ad un gregge bianco che, da fin troppo tempo, si muove sempre e solo in una direzione. Pur senza urlare al mondo le proprie convinzioni, il clan che porta avanti i molteplici progetti MR persegue ideali condivisi da diversi discografici visionari, che più che fare business (con pubblicazioni la cui tiratura trova il limite alle 100 copie la parola business sembra decisamente inappropriata) diffondono cultura sotto forma di musica. Un progetto dal concept culturale è proprio quello di “Trame”, raccolta che mette in correlazione artisti accomunati dall’amore per l’Electro più astratta, ai confini con l’Ambient rarefatto e con le soundtracks di film horror o sci-fi, che pagano il tributo a compositori come John Carpenter, John Williams, Basil Pouledouris, Brad Fiedel, Michael Kamen, Elliot Goldenthal, Danny Elfman, Hans Zimmer, Claudio Simonetti ed Angelo Badalamenti. Il suono che ne deriva è affascinante, seppur sopito dalla mancanza quasi totale di ogni riferimento ritmico, ed introduce ai concetti astrali a cui la label di Composite Profuse e Feedback ha sempre fatto riferimento nel suo iter concettualista. La trama di “Trame” (il gioco di parole è voluto) racconta storie tra il fiabesco e il fantascientifico, di approdi su nuovi mondi tutti da esplorare, di viaggi intergalattici, di collisioni con piogge di meteoriti, di attriti con venti cosmici, di sparatorie tra pistole laser, di libere conquiste dell’abisso spaziale così nero ed oscuro da incutere timore al solo pensiero di entrarne a far parte. Tutti questi concetti vengono sviluppati, quasi come in un’opera narrativa, da artisti esteri come Analogous Doom, Nacho Patrol, Jauzas The Shining, Alpha 606, Sam Lowry, Unit Black Flight e Mono-Poly alternati ad eroi tutti italiani (Kobol Electronics, Andrea Benedetti, TeslaSonic, C34, Heinrich Dressel). Insieme compongono un mosaico dalle tessere simili ma mai uguali l’una all’altra, unite dalla colla della creatività e dell’inventiva, doti che a MinimalRome non sono mai mancate.