Nell’arco di quattro anni l’etichetta di Otto Kraanen ha visto il consolidamento e l’affermazione sulla piazza internazionale. Dalle prime timide apparizioni sparse tra 2011 e 2012 al serrato ritmo operativo iniziato dal 2013 che, oltre ad equivalere ad un numero più corposo di pubblicazioni (oltre una ventina solo nel 2014) ha portato nel catalogo artisti di una certa caratura, come Rude 66, Skatebård, Fred Ventura, Paul Parker, Aldo Bergamachine, Antoni Maiovvi, The Hasbeens, Flemming Dalum ed Alexander Robotnick, giusto per citarne alcuni. Adesso è tempo di un’altra release su cui sventola il tricolore italiano, issato dagli Irregular Disco Workers (Andrea Frittella e Gregorio Assandri) seguaci della Nu Disco sin da tempi non sospetti nonché infaticabili remixer che riescono a trovare il tempo pure per mandare avanti la Disco Volante Recordings. Col brano di apertura, “Dimmi Di Si”, stabiliscono l’alleanza artistica con gli Hard Ton (altri due italiani, Massimo Bastasi e Mauro Copeta) tradotta in un pezzo dai riferimenti che corrono (prevedibilmente) all’Italo Disco ma con appeal moderno, in piena estetica Nu Disco, branca in cui Frittella ed Assandri si confermano veterani. Il ritornello, a metà strada tra italiano ed inglese e col classico falsetto di Bastasi, concede un piacevolissimo effetto ‘teletrasporto’ negli anni Ottanta. Con “Les Folies” organizzano una sorta di riproposizione modernizzata di “Can You Feel It” di Mr. Fingers, ritmicamente più vigorosa e con l’aggiunta di arpeggi color pastello. I suoni si ingrossano in “Electronic Emotions”, caratterizzato da un riff plateale, di quelli che farebbe più piacere ascoltare oggi al posto di tante corbellerie fatte passare per hit, per finire sui declivi Synth(etic) Disco di “Crisi Mistica”, dove riappaiono rimshot e patch melodiche tipiche della musica dance di ieri, ricostruita e messa a nuovo dalla coppia di DJ italiani nella loro “Italofficina”. [Giosuè Impellizzeri]