Various – J.A.M. Traxx 005 (J.A.M. Traxx)

Jam Traxx 005 Esistono realta’ che, seppur microscopiche, fanno ben sperare. E’ il caso della ligure J.A.M. Traxx ideata da Fabio Carlucci che, nonostante la giovane eta’, dimostra di avere le idee molto chiare. La sua e’ una missione volta alla valorizzazione di talentuosi artisti, di ieri e di oggi, e cio’ fa di lui una sorta di piccolo mecenate del nuovo millennio. Seppur con un catalogo dalle dimensioni (al momento) limitate, J.A.M. Traxx ha gia’ potuto contare sulla presenza di nomi di rilievo, da Humandrone a Jack Curtu alias Marcello Napoletano, passando per Perseus Traxx, Vercetti Technicolor, Antoni Maiovvi e L.A.S.’s Crime, un vero prestigio della Darkwave italiana, e questo la dice lunga sulla prospettiva artistica che Carlucci ha pensato per la sua creatura. Optando per il solo formato vinilico, J.A.M. Traxx viaggia simultaneamente su piu’ sentieri, e cio’ rende politematici i suoi prodotti, qualita’ che oggi latita spesso nella discografia, ottusamente accanita verso stili che probabilmente hanno poco o nulla da offrire in termini di innovazione. Nelle sei tracce di questo EP, freschissimo di stampa, non si respira certamente spirito avveniristico ma si assiste ad una riproposizione sensata e coscienziosa di piu’ “diapositive” del passato: si va dalla House contorta e grezza di Punknown (“Kill Yourself”, una sorta di combo tra il plasticismo dei Cybotron e le materie ritmiche sbozzate dei Phuture), alla Disco rallentata e tinteggiata di nero di YusYus (“Forever”, con forti attinenze alle soundtrack di film thriller/horror e con comparsate Minimal Wave), passando per il tocco magistrale di Andreas Gehm, idolo della (nuova) Acid teutonica: nella sua “From Earth 3” il ritmo rotola su grovigli di scalpitante TB-303 avvolti in bozzoli melodici che avrebbero ben figurato pure su un pezzo Electro a la Gosub. Avanzando in mezzo a bassline spezzettati tipici del piu’ fertile ed ispirato legoweltismo, ci si imbatte in “The Jaguar” di Mystic Mirror. Poi cambia tutto, come se la scenografia sul palco fosse stata smontata a tempo di record, per dare spazio a Cornflakes 808 e alla sua “Morodor”, illuminata da chiarori Italo Disco seppur riletti con intenti piu’ futuristi. Il titolo, probabilmente, ammicca al Giorgio piu’ noto in ambito musicale, ma la storpiatura del nome sottolinea che non si tratta affatto di una fotocopia. E’ lo stesso Cornflakes 808 a tirare il sipario con “Evil House”, segnata come ghost track anche se l’unico fantasma al suo interno e’ quello che anima costrutti Dark Disco in battuta rallentata, in stile Cestrian. E’ il 12″ adatto per combattere la noiosa continuita’ in cui spesso oggi ci si ritrova. Pertanto, lunga vita a J.A.M. Traxx!

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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