Nonostante il successo raccolto sul fronte internazionale, sparirono dopo l’uscita del secondo Album, e per lungo tempo i fan non sono riusciti a capacitarsi di aver perso, apparentemente senza una valida ragione, uno dei gruppi piu’ autentici dal punto di vista artistico che i frenetici anni dell’Electroclash avessero mai partorito. Ma ecco che il 2013, ormai agli sgoccioli, ci riserva una piu’ che gradita sorpresa: gli Ural 13 Diktators sono tornati. “Tivoli”, in uscita il prossimo 13 Dicembre sia su vinile che in formato digitale, pero’ non riparte da dove la loro storia fu interrotta. Nauseati dalla “sbornia” Electroclash, i finlandesi ricominciano con qualcosa che, cosi’ come accadde nel 1998 con “Diskossa”, desidera infondere novita’ alla Techno che, a loro dire, tiro’ le cuoia nel 2002, cosi’ come sanci’ “Techno Is Dead”. La linfa vitale di “Tivoli” proviene dal cosmo Industrial, con una parte ritmica imperante (a 119 BPM) rigata da una linea solista di sintetizzatore e da una sezione vocale eseguita col talkbox. Il basso trova nella distorsione la sua peculiarita’ e crea un forte contrasto quando nel break si fa vivo il pianoforte, aprendo uno spiraglio sul mondo House di fine anni Ottanta ma filtrandolo secondo ottiche technoidi. Sull’altro lato c’e’ “Shaybu”, che per idea e costruzione rammenta “Laser Karaoke”, brano che il duo di Helsinki destino’, nel 2002, alla compilation tedesca “Electric Pop”. Pure qui si sente profumo di EBM/Industrial, con un beat pulsante (a 122 BPM) ricco di armoniche metalliche su cui si conficcano dei vocal incisivi almeno quanto quelli del citato “Laser Karaoke” ed una melodia (probabilmente) proveniente da una chitarra elettrica. Non sappiamo se nel futuro degli Ural 13 Diktators ci sara’ ancora spazio per la Disco, per il Synth Pop e per l’Hi-NRG, ma del resto i finnici ci hanno gia’ abituato all’innovazione, carattere intrinseco del loro Sound Of Helsinki. Bentornati.