A quanto pare la Hafendisko non ha nessuna intenzione di relegarsi ad un sound programmatico: scelta saggia per l’A&R Tobias Lampe (ricordate la sua mitica Superstition?) che contribuisce a variare, con criterio, lo scenario musicale attuale che, soprattutto in Germania, sembra essersi stereotipato un po’ troppo negli ultimi tempi. Lampe ora confida nelle doti di Deo e Z-Man, di stanza ad Amburgo ma di origine italiana: il loro Album e’ ricco di diramazioni, e cio’ rende piuttosto ardua la collocazione in un solo segmento stilistico. Il rischio che si corre e’ quello di sottolineare certe parti a scapito di altre, che magari al primo ascolto potrebbero risultare incomprensibili o persino fuori rotta. Il desiderio di forgiare qualcosa “indefinibile” spinge gli autori prima a dedicarsi alla House (“Tales Of Love”, con la voce passata nel vocoder per rimarcare l’appartenenza al futuro, “Two Blue Bros”, “Chopped Memories”, con un fascinoso gusto retro’) e poi ad inventarsi strambi ibridi nati dalla collisione tra Hip Hop, Lounge e Downtempo (“Smokeroad”, “Tamastar Santini”, in cui appaiono inserti di scratch inframmezzati ad echi Italo, “Yo! Whaaat?”, con l’anima Funk). Adagiandosi a fantasiosi arabeschi a la Leftfield (“Music To Driveby”), ci si imbatte in ulteriori prodezze difficili da mandare giu’ per i conformisti: da “Y R U A G”, in cui la voce dello Speak & Spell riempie le sincopi di un collage tra Hip Hop e Dubstep, ad “Iced Out Space Lazerlights”, in cui si baciano Funk, House ed elettronica, finendo su “XTC” e “Slippin’ Into Something”, in cui si assiste al nuovo incontro/scontro tra Broken Beat, Electro, Funk, House, Pop, Jazz e Downtempo. La chiusura (“Universal Neighbours”) avviene sotto la campata dell’Ambient, ulteriore prova di spassionato eclettismo per questi due impavidi artisti. Un disco consigliato a chi ama lo stile Compost, e che ottimamente rappresenta lo scardinamento di generi predefiniti. Questa volta la palla da demolizione appesa alla gru del logo Hafendisko ha davvero buttato giu’ ogni barriera.