In scia alle molteplici uscite su Bunker Records, Last Known Trajectory, Transient Force e Solar One Music, il tedesco The Exaltics approda anche alla Crème Organization che, per questo “They Arrive”, rispolvera il catalogo Eclipse, fermo da quasi tre anni. Quel che colpisce subito è la lontananza dai canoni ballabili della musica, così come tempo prima era già avvenuto con Kassen o Francesco Clemente, rasentando l’Ambient cinematografico. In “See It Through My Eyes” ha la meglio il lento battito di un beat scarnificato, piedistallo per un twister di ambientazioni horror/thriller nere come la pece. Nella title track, “They Arrive”, i 4/4 vengono riassaporati, ma con estrema cautela, quasi come fossero sotto l’effetto della sordina, tenuti a bada da una coltre di noise e di brulicanti leads allungati con eco e delay in un lancinante loop guidato da un basso essenziale. Passando sull’interludio “A Strange World Between” sembra di cascare nelle scure acque dell’Acheronte dantesco, per finire nelle mani del demonio Caronte, traghettatore di anime con occhi di bragia. L’intricato canovaccio di Horror Electro si rinnova con “The Wrong Direction”, facendo il vezzo a certe cose francesi edite anni fa da Invasion Planète Recordings (Le Syndicat Electronique, il compianto Porn.Darsteller, It & My Computer), e prosegue con un altro interludio, “It Takes Place”, tra il satanico e lo spettrale, potenzialmente adatto ad una pellicola di Dario Argento o Mario Bava. La sorpresa è sul finale, quando la puntina entra nei solchi di “One Circle”, la più amata dai DJs, con un beat che sembra nato tra 1985 e 1987, schiacciato dalla forza dirompente di un vortice dark ma, altrettanto, di gioiose (e quindi del tutto contrastanti) atmosfere Deep House, inedite per questo visionario artista tedesco che ogni volta dimostra di poter aggiungere un tassello al suo già consistente corpus stilistico.