Cosa accade quando un chitarrista/bassista scopre la Techno? E cosa succede quando dalla Techno passa al Chiptune transitando per IDM, Experimental e Dark Ambient? L’imprevedibile, ossia qualcosa che non ci si aspettava, perlomeno con queste referenze. Buskerdroid, da Roma, è considerato tra i leader del movimento sotterraneo della Micromusic, un microcosmo animato da gente che suona con vecchi videogiochi o addirittura giocattoli scassati e modificati amatorialmente. Musica per pochi, certo, sino a quando l’uomo ad 8 bit ha riscoperto la passione, mai sopita, per la Techno, quella Techno che oggi vive di contaminazioni e che muta pelle quotidianamente, a seconda del suo “contorno” sonoro. Per l’occasione Buskerdroid si fionda in territori che la stampa internazionale ama definire Nu Rave, in cui la citata Techno convive con estetiche del Punk, Electronic Rock, Big Beat ed Hardcore. Musica da Rave, insomma, capace di far ballare le folle. Non sappiamo se il Nu Rave è da considerarsi un’operazione mediatica paragonabile a quella dell’Electroclash, ma di sicuro si tratta di un fenomeno che ha raggiunto dimensioni piuttosto rilevanti, anche per il mercato discografico del mainstream. Buskerdroid, di mainstream, però non ha (ancora) nulla, visto che “Gamma Ray Burst EP” urla al mondo tutta la sua violenza mediante furiosi start & stop, briosi ed esuberanti ritmi ed incandescenti linee di basso. La distorsione è l’elemento che contraddistingue meglio l’EP in questione (il primo che Sauroid declina sotto il colore rosso del suo brand), composto da sei brani simili l’uno all’altro, in cui l’autore spezzetta anche micro samples vocali tratti dal repertorio Pop e Rock. Il package viene completato dal remix del colombiano Cute Heels, patron della Black Leather Records, che si appoggia su una Techno quasi rozza, sporcata dal distorsore e tranciata da un rullante che sembra il proiettile di una pistola laser.