Citinite è l’etichetta delle sorprese: dopo averci deliziato i palati con l’Electro spaziale di Gosub ed Her Bad Habit ed aver ‘riesumato’ un cult di Dez Dickerson (presto raggiunto da una nuova remix-collection per Sexual Harrassment), rieccola con un disco tutto italiano. Adam Bourke nasce a Roma da padre inglese, e qualcuno lo potrebbe (e dovrebbe) ricordare per una serie di comparsate di rilievo insieme a Francisco (era la voce di “Esplanade ’97”) e ai Jollymusic (ospite nell’epico album “Jolly Bar” del 2001, insieme ad altri nomi prestigiosi quali Erlend Øye e KT Tunstall). In questo nuovo lavoro da solista il romano, che dalle collaborazioni capiamo essere molto vicino alla ‘famiglia’ sonora di Marco Passarani, combina accordi Soul a beats Hip Hop e fraseggi Funk, e fa della sua musica un calzante esempio di Nu Boogie, rilassato perchè lontano dallo stereotipo della Dance da ballare e quindi dai battenti 4/4. “Cosmic Connection” (sia nell’Instrumental che nella versione cantata dalla canadese Amalia), “100”, “Chillin’ On Rhea”, “Solar Commuter”: ad onor del vero derivano tutte dalla stessa materia, ma non per questo è lecito pensare che si tratti di un effetto autoclonatore. Anzi. E’ l’amore per il Soul di Prince e il Pfunk di George Clinton ad ispirare la mente e a guidare le mani di Bourke, soprattutto quando suonano “One For Me”, “Light Echoes”, “Diff Star” e “Janus”, a cui si aggiunge “Mirage”, dal tiro più balearico, con accenni houseggianti. Il DJ londinese Ulysses82 poi trasporta “Light Echoes” su territori più danzerecci, iniettando beats quaternari ed arrangiamenti che strizzano l’occhio a quell’Italo Funk che ha caratterizzato l’ascesa della Pigna Records (e rieccoci con Passarani & Co.). A quanto pare però tale remix resterà escluso dalla pubblicazione ufficiale, almeno per ora. “Mirage”, la cui uscita è prevista per il 22 novembre, sarà disponibile sia in vinile che in digitale (nel secondo caso con l’aggiunta di due bonus tracks, “Chillin’ On Rhea” e “Janus”).