Chi bazzica in certi ambienti talmente underground dove musica, arte grafica e convinzioni ideologiche diventano una cosa sola, conosce già SOM (ossia Solar One Music, nata nel 2007 con un EP inciso su chiavetta USB) e la sua devozione ad un concetto completamente pregno di creatività. Prima di arrivare a parlare di musica infatti, l’utente che entra in possesso di una release targata SOM rimane ammaliato dal contenitore, ogni volta diverso e, soprattutto, innovativo. Per il terzo volume della compilation che effigia il sound intriso di futurismo tipico dell’etichetta tedesca abbiamo a che fare con un package in cartoncino ondulato, punzonato ai bordi da graffette in ferro: per estrarre il CD è necessario almeno toglierne due. Anche questa volta la selezione è una pacchia per chi è alla costante e spasmodica ricerca di materiale Electro di alta caratura: si inizia con AS1, sempre legato alle tematiche oscure segate dai coltelli ritmici della TR-808, e si prosegue con le esperienze dal tipico effetto post-drexciyano di Komarken Electronics, con le divagazioni astrali di Destral (molto simili, per costruzione ritmica e per scelta dei suoni, ai brani dei Der Zyklus) e con le esplorazioni subacquee di =UHU=. Con “Blood-Feud” di Aratkilo si apre una seconda fase, fatta di sensazioni più tenebrose, di ritmi meno saltellanti, di risvolti tendenti al gotico. Ed ecco sfilare Kan3da, in perfetto Anthony Rother style prima maniera, Alek Stark sempre meno Disco e più ciberneticamente Electro, Planetwalker tangente lo stile nordico dei Faceless Mind, ed SLF con una sorta di Ambient surriscaldato da una batteria appena accennata. Più aderenti al concetto di soundtrack, così come ci ha ben abituato la Dominance Electricity, le presenze di Vagon Brei e Zyntax, mentre The Exaltics e Crotaphytus, rispettivamente con “Second Choice” e “Bite 6”, attuano un riavvicinamento alle nebulose IDM, con la cassa scomposta nel primo caso, con l’animo più pacato nel secondo. Non è ancora finita: SOM mette a disposizione anche un mini CD destinato ad alcuni remixes realizzati da ‘eminenze’ del sottobosco creativo: dai labirintici e sinusoidali schemi ritmici di Clatterbox alle alterazioni distorte di Crotaphytus (all’opera su “Plug” di Katelectro vs Jauzas The Shining) per finire nell’anfratto di The Exaltics che, mettendo le mani su un brano di David Rottmeyer, ci regala un eccellente scorcio di spassionata Electro music del 2000. Ovviamente 100 le copie disponibili, numerate a mano.