Dopo aver scartato il pacchetto inviatomi qualche giorno fa dalla Basserk ho pensato ad un errore. Poi la copertina differente del CD e le prime righe dell’info sheet allegata hanno confermato che il mio sospetto era del tutto infondato. A davvero poche settimane dall’uscita del volume III riecco “Some Tunes”, pronta nuovamente a scalpitare col suo nuovo atto. Segno che alla sede della Basserk, nella libertina Amsterdam, hanno tanta musica da far sentire. Altre sedici tracce dunque si sommano alle altrettante del volume precedente, ricalcandone (ovviamente) gli stili e il concept di riferimento. I woofers delle casse torneranno a gonfiarsi con l’Electro House, Fidget e, come la chiamano loro, Pistolpop. Il brano che mi ha colpito di più è proprio il primo, quello che apre la tracklist: “Floor Luv” di Rawfare, marcia trionfante di beats sussultori incastrati in un celebre hook vocale che noi italiani dovremmo ricordare bene perchè tratto da una hit europea del 1992, “The Music Is Movin'” di Fargetta, lo stesso sample che nel tempo ha ispirato decine di producers (come i britannici Cortina nel 1999). Per il resto “Some Tunes” è un festival di suoni Nu Rave, fitto di rumorismi francesi (Mr. Oizo, SebastiAn, Justice, Busy P, DJ Mehdi) e di post Dance Rock italica (Crookers), sorretti da una sfilza di nomi a noi perlopiù sconosciuti (Fantastadon, Petr Passive, Trashing Teenagers, Lazy Late Kidz, Doctr, Distrakt), a volte quasi ombre della Rave Techno che imperversava nelle prime edizioni della Love Parade. Jump style quello di Klipar ed Aerotronic, Breaks rimodellato per Shock And Awe ed infine siluro Electro Punk (o Electroclash?) con Ira Atari & Rampue, che agiscono sulla falsariga di Peaches e Chicks On Speed. Unica critica: forse un CD doppio con 32 tracce avrebbe facilitato la vita a più di qualcuno, vista la frequente difficile reperibilità di tali prodotti.