Prendete un’emittente radiofonica (Radio Città Aperta) e un nutrito gruppo di giovani amanti della musica elettronica (intesa in ogni sua possibile sfaccettatura) ed otterrete un programma come The-Zone, diventato un faro per la radiofonia underground nazionale (e non solo). Oggi The-Zone diventa anche un’etichetta, nata col preciso intento di supportare, infischiandosene di mire economiche legate al business, gli artisti più rappresentativi che in questi anni hanno animato il consueto appuntamento notturno del venerdì notte in compagnia di Mat, Lius ed altri ‘maniaci’ della musica. A dimostrare che i ragazzi fanno sul serio è il primo EP che mette insieme un puzzle di nomi davvero niente male. Da un lato Cisco Ferreira, il re della Techno portoghese, rimasto solo alla guida del progetto The Advent dopo l’abbandono di Colin McBean, dall’altro il team della MinimalRome, scuderia capitolina ormai rispettatissima oltre i confini alpini per quel che concerne la musica Electro. “Transizione” e “Pero Futuro” (quest’ultima riletta insieme all’ormai fido Industrialyzer) rappresentano in pieno l’estetica della granitica Techno che Ferreira spinge da oltre quindici anni. Grooves compressi e stridori quasi industriali fanno dei brani due massicci pianali su cui sovrapporre altri tools Techno ad alto voltaggio, lineari per chi segue il collaudato stile di Cisco ma mai scontati, vista l’abilità disarmante nella fase di assemblaggio dei samples e della stesura a tratti quasi saltellante. Il lato B è curato dal MinimalRome team: l’approccio ai canonici 4/4 viene ora variato consapevolmente in forme metriche che riportano la mente (e le orecchie) all’Electro music di Detroit di fine anni Ottanta, lì dove la label del Monte Dei Cocci ha lasciato il cuore e l’anima. Composite Profuse (con “Complex Edge Waves”), Feedback (con “The Revenge Of An Old Synth”) e Kobol Electronics (con “Magnetic Turbulence”) rivedono, ognuno a proprio modo, il bagaglio sonico lasciato in eredità dagli innovatori della Motor City (Juan Atkins su tutti). Ritmi contorti (nel caso di Kobol Electronics) e più vellutati (per i restanti due) vengono raschiati dai suoni di sintetizzatori analogici ed immersi in fumose atmosfere. Sarà difficile incasellare le produzioni della The-Zone Records visto che ad ogni uscita il panorama sonoro tenderà a variare piacevolmente riservando sorprese inaspettate (la prossima, prevista per inizio agosto, vedrà un altro parterre Electro d’eccezione, con Max Durante, Deboraire ed Aux 88). Una label già ‘maggica’ e ‘gaiarda’, come direbbero a Roma.