Adocchiato e messo subito sotto contratto dalla label inglese di Justin Winks (aka Casio Social Club), il trio russo dei Tesla Boy è lieto di presentare il primo album. Devoti al Synth Pop, alla New Wave e all’Electro Pop degli anni Ottanta, Anton Sevidov, Boris Lifshits e Dima Midborn realizzano dieci tracce pensando a tutto quello che ha caratterizzato musicalmente quel decennio, riadattandolo (ma neanche troppo) per le orecchie del nuovo millennio. Synth Pop è probabilmente la componente maggiore di “Modern Thrills”, ed infatti brani come “Synchronizing”, “Dark Street”, “Liberating Soul”, “Fire” e “Rebecca” sono essenzialmente il distillato di quel sound per cui gli Ottanta sono universalmente ricordati, ossia Pop influenzato dai suoni elettronici importati dai numerosi sintetizzatori che invasero capillarmente il mercato. Ma cadremmo nell’errore grossolano se considerassimo una band realmente ispirata come i Tesla Boy uno sbiadito tentativo clonatore degli anni migliori per l’Electro Pop: a farci capire che i russi non hanno lasciato la testa (e il cuore) negli Ottanta sono pezzi come “Minsk-2”, “Thinking Of You” e la già nota “Electric Lady”, in cui si riscoprono attitudini con la House, seppur plasmata con l’intento di essere trasformata nel recipiente di un suono retrò. “Synthetic Prince”, invece, mi ha riportato per un attimo ad uno dei brani meglio riusciti di Perspects (“They Keep Dancing”, con la voce di Mark Erwin) e al primo album di Mount Sims su International Deejay Gigolo (“Ultra Sex”, 2002), forse per la straordinaria fusione tra Synth Pop ed Electro di più moderna concezione. Simile nell’idea “Speed Of Light”, una sorta di a-ha del post millennio, a mio avviso tra le tracce più splendenti dell’intero lavoro. Non manca neanche la ballata lenta, “Make Believe Ballroom”, che proietterà nella vostra memoria più di qualche ricordo levigato dal trascorrere degli anni. Per i Tesla Boy (che nelle loro performances dal vivo potrebbero essere confusi con qualche boy band in stile Duran Duran) l’uscita di “Modern Thrills” potrebbe significare la consacrazione europea di un filone musicale già adorato dalle platee russe. Staremo a vedere e, soprattutto, sentire.