Ci sono voluti ben otto anni a Tatu Metsätähti per realizzare il primo album a nome del suo progetto da solista, Mesak, uno degli acts più frizzanti della creativa scena finlandese. Sporadiche apparizioni su labels underground come Rikos e Klakson hanno contribuito a tenerlo vivo, per il piacere degli amanti dell’Electro più puritana. Metsätähti, ricordato anche per aver dato vita, insieme ad alcuni amici, a progetti dal taglio sonoro molto innovativo (Mr. Velcro Fastener, Ronskibiitti, Star You Star Me), immagina di tornare sui banchi di scuola per ripassare materie, ovviamente, musicali e così incide “School Of Mesak”, un incredibile percorso che si evolve traccia dopo traccia. Quello che colpisce è come il finnico riesca incredibilmente a variare la tavolozza sonora, tanto da spingere chi ascolta a controllare nuovamente la tracklist per accertarsi che il disco in questione sia un album e non una compilation di artisti vari. Se con “Enter The Jargon” ed “Omega Jam” smuove i suoni di vecchie consolle arcade, con “Silversand” imbocca la strada del glitch e di una sorta di Ambient Electro celestiale, e con “Passion Of The Geist” rallenta i ritmi e si immerge in dimensioni Deep. Il suono di Mesak si estranea, progressivamente, dagli elementi classici dell’Electro da ballare ed impugna suoni più psichedelici e partiture ritmiche adiacenti al Downbeat. “Virgins Of Bergen” sembra un brano dei Fluke o degli Air, “Sly Filmfestival (Sotchi Montage)” punta all’IDM più glaciale con planate di synths in chiave Funk, e “Normal Brain Tribute” ricerca il suo fine in materie più scure e parzialmente ispirate dalla Chiptune music. Le lezioni terminano con “Detented” e “BYTEburger”, in cui l’artista fa sfoggio della sua creatività nel maneggiare particelle audio filtrate nel low-fi e collocate in fantasiose stesure che esulano da ogni tipo di prevedibilità. Il disco, disponibile sia su doppio vinile che in formato digitale, esce per la Harmönia, coraggiosa label che lo stesso Metsätähti gestisce insieme a Randy Barracuda degli Imatran Voima.