Danton Eeprom – Yes Is More (Infiné)

Danton EepromPercorso artistico davvero singolare per Julien Brambilla alias Danton Eeprom: inizia nel 2005 (lasciandosi alle spalle precedenti esperienze vissute come IK +) attraverso una piccolissima etichetta berlinese con un genere che egli stesso definisce Retronica, fatto di rimandi al materiale degli anni Ottanta. Poi scopre, forse per caso, la Tech House, stile che gli riesce talmente bene da confermarlo come uno dei talenti francesi più di spicco. E’ esattamente il mix tra Deep Techno, Minimal e Tech House a lanciarlo nel firmamento del music business con una valanga di pubblicazioni su labels come Love Triangle Music, Freak n’ Chic, Tsuba, Rekids, Contexterrior, remix per Arnold-T, Lo-Fi-Fnk, Jan Driver, Crash Course In Science, Röyksopp e collaborazioni con star internazionali della consolle (con Ivan Smagghe forma il duo La Horse). Ma è evidente che tutto ciò non gli basta. Ed allora si rimette in discussione, ribaltando le certezze sinora raggiunte e ributtandosi nella mischia con animo rivoluzionario. Questo primo album infatti lascia spiazzati soprattutto coloro che si erano avvicinati al suo sound con “Wings Of Death” o “One Thing Leads To Another”. In “Yes Is More” c’è il Rock, c’è l’Indie, c’è il Pop, c’è la Techno, c’è la House, ma ognuna di essa è trattata in modo inedito tanto da farne un full non propriamente danzereccio. Brani come “Thanks For Nothing”, “Give Me Pain” (i backing vocals sono del bravo ma fin troppo sottovalutato Naommon), “Desire No More”, “Attila”, “Vivid Love” e “What’s A Balloon But A Bag Of Air” si tuffano nell’Indie Rock, nell’Electro immersa nell’Ambient e nelle ballate post New Wave e ci fanno capire quanto Brambilla sia lontano dai pregiudizi nei confronti di generi musicali paralleli. Più canoniche per i tempi che vive oggi la Dance sono invece “Stilettos Rising”, “Tight”, “The Feminine Man” (col featuring di Chloé) ed “Unmistakably You”, con un vocal che ricorda una vecchia hit dei Detroit Grand Pubahs. Adagiata sulla Disco Funky House, in stile Gomma, è invece la già nota “Confessions Of An English Opium-Eater” a cui si aggiunge “Lost In Music”, rework dell’omonimo delle Sister Sledge prodotto da Nile Rodgers e Bernard Edwards ed arricchito, per l’occasione, dalla voce di Erika Forster delle Au Revoir Simone. Registrato tra Aix en Provence e Parigi, “Yes Is More” uscirà ufficialmente a gennaio ma proprio in questi giorni la Infiné (che, per quei pochi che non lo sapessero ancora, è la label di Agoria) ha messo in circolazione una quantità limitata di doppi vinili. Se siete fortunati quindi …

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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