Tra i pochi progetti italiani tenuti in considerazione all’estero c’è The Magicake, uno dei nomi vincenti del momento. Joe, Jack e Lulu s’incontrarono, per puro caso, in un club qualche anno addietro. Di lì a poco decisero di unire le forze per fondare un nuovo progetto musicale. Giunsero poi le prime apparizioni live che trasformarono Lulu in una sorta di barbie inferocita mentre Joe e Jack, alle spalle, suonanavano vecchi synth degli anni ’80. Il costrutto porta verso performances curiose ed arricchite da videos proiettati su schermi che illuminano il pubblico con colori sgargianti. A lasciarsi conquistare da questo puzzle fatto di musica e teatralità sono stati clubs come il Glitter e il Rocket poi seguiti dalla one-night PopUp e dal Le Pulp di Parigi. Dalle apparizioni live al mondo discografico la distanza non è tanta e così l’agguerrito trio realizza l’ironica "I Was Dancing With Boy George" che attira subito l’attenzione della MoFa Schallplatten, label nata nel 2002 tra le mura della Neuton di Offenbach. Nasce "I Was Dancing With Boy George E.p." (per la quale è stato già realizzato un videoclip in high-rotation in Spagna) nel quale confluiscono i remix di Adriano Canzian e Christopher Just. Il pezzo figura anche nella tracklist di "Electric Pop", la collection (giunta così al suo quarto capitolo) edita dalla stessa Neuton che quest’anno racchiude gemme sonore di Daft Punk, Christopher Just, Munk, Electronicat, Namosh, Chikinki, Dirty Princess, Alden Tyrell, Martin Peter, Mujik e, per l’appunto, The Magicake, stelle nascenti del firmamento electro-pop. Per dicembre è prevista l’uscita del secondo 12" che s’intitolerà "Fried Chips" (ancora su MoFa) che conterrà i remix di Motel Connection e Adriano Canzian. Il pezzo è stato scelto anche dal dj newyorkese Larry Tee per l’imminente compilation "Badd Inc. Vol. 2".
-AA.VV. "Slices 3" (Electronic Beats): è disponibile da pochi giorni il terzo appuntamento di "Slices", il dvd che si prefigge lo scopo di diffondere il più possibile la musica elettronica intesa nella sua più completa globalità. 145 sono i minuti di spassionata ‘cultura’ musicale a 360 gradi che in questa occasione filtra attraverso artisti come Captain Comatose, Slam e Dj Rush, ripreso in un’inedita veste di cuoco in una trattoria italiana a Berlino. L’obiettivo si allarga visibilmente alla scena dell’hip-hop avanguardista e conseguentemente vengono tirati in ballo artisti del calibro di The Tape vs RQM e Bus (creatori della Meteosound) sino all’electronica di ampio respiro proveniente dalla Plug Research. A seguire c’è lo speciale sulla scena londinese che effettua un’ampia panoramica su labels come Warp, Hexstatic (la casa della Ninja Tune), Atjazz/Mantis Recordings e la Novamute, sublabel dell’impero Mute fondato da Daniel Miller. Poi … tanto altro ancora che però lascio scoprire a voi.
-SLY-FI "Wild, Wild, Child" (Marine Parade): testo bollente per il nuovo disco di Sly Fidelity & Tim Freeman alias Sly-Fi. Piuttosto differente dalle precedenti releases edite dalla Marine Parade (la label di Adam Freeland), "Wild, Wild, Child" riflette visioni electronic-rock rafforzate da una curiosa filastrocca eseguita col vocoder. Il classico big-beat riappare nella Metric Mix di Alex Drury che rammenta lo stile di Evil Nine. A chiudere è l’accappella utile ai dj’s più creativi.
-INFECTED MUSHROOM "Stretched" (YoYo): il duo israeliano formato da Amit Duvdevani ed Erez Aizen torna in campo dopo gli ottimi riscontri raccolti con l’lp "I’m The Supervisor". Questo inedito e.p. racchiude quattro tracce di cui tre unreleased. Da "Shakawkaw" (rielaborata dai Mayumana in una curiosa ethnic-trance version registrata live) al remix della nota "Cities Of The Future" di Felix Nagorsky aka Timelock sino al break di "Stretched" e alla prog-psy-trance dell’ironica "The Beauty & The Beat". Un altro centro.
-THE MIGHTY QUARK "Disco Blood" (Ork Recordings): giungono da Stoccolma quattro tracce di pura nordisko, ipnotiche nelle loro stesure e retro per svariati suoni adoperati (in particolare nella main "Disco Blood"). L’autore è Mark O’ Sullivan, lo stesso che insieme a Jesper Dahlbäck forma il progetto DK7. "Physical" incontra il minimal deep (nel Fish Go remix) e il bleepy-acid (nel Mark & John remix) mentre "Blessed" sposa bene sonorità cupe tipicamente nordiche con il modaiolo battito tech-house. Stiloso.
-SVEN WEGNER "Rock Das Right" (Lebensfreude): follow-up del fortunato "Are You Logged?", questo "Rock Das Right" si sta rivelando uno dei dischi più interessanti delle ultime settimane. La main-track tende ad un feeling electro (corredato da sprazzi di sid-music) seguita a ruota dalla simile "Roller’". Differente il gusto di "Shaver" plasmata attraverso un groove crescente che sfocia in un break quasi cacofonico.
-COSMIC GROOVE TRANSMISSION "Cast Yer Spell" (DIY Discs): da non confondere con la quasi omonima label milanese, ormai da anni specializzatasi in pop e commercial dance, la DIY Discs arriva dalla piovosa Inghilterra portandosi dietro però un sound solare. L’Original mischia tenacemente spring e funk-house mentre i remix di Brooks e Vernon & Da Costa spingono su suoni segmentati e più scuri, a volte vicini alla scuola francese di Mr. Oizo. Chiude il felice "Stomp Yer Feet".
-SUSANNE BROKESCH "Emerald Stars" (Chicks On Speed Records): dopo due lp sulla monegasca Disko B, la compositrice austriaca (ormai uno status dell’electronica europea) ‘emigra’ verso la Chicks On Speed che pubblica il variopinto "Emerald Stars", colorito da rifacimenti delle vecchie sonate di Hugo Wolf e di una suadente noiz-abstract version di "Heroes" degli Oasis. Gli itinerari si fanno magici e farciti di quella vena ambient che l’autrice, ormai da tempo, ha fatto divenire la fondamentale caratteristica della sua musica.
-TALI FREAKS "Messed Up" (Limbo): finalmente si è ‘svegliata’ dal lungo letargo: mi riferisco alla Limbo, celebre etichetta di Glasgow tra le prime (agli inizi degli anni ’90) a pubblicare musica deep-progressive. Il #117 è firmato dal (probabile) italiano Gerardo Cinquegrana alias Tali Freaks che produce tre tracce capaci di mostrare una spiccata creatività. In particolare segnalo la b2, "Wine Attack", nella quale uno spassionato funk anni ’70 viene riletto in chiave low-fi abbracciando spunti disco 80’s poi traposti su matrici anglosassoni. Ottimo per la pista e spassoso per l’ascolto.
-DYNAREC "Overland Travelling" (Nature): uscirà a metà novembre il secondo album del francese Dynarec, un nome già apparso sulla romana Nature con l’e.p. "Distant Signal". Passato attraverso labels come Delsin, Kondi e la sua Vaporwave, il francese realizza un’electro plasmata pensando ad artisti come Drexciya (r.i.p.) e Dopplereffekt. Un vero viaggio attraverso atmosfere tipiche dei films di fantascienza ed attitudini alla space-‘lectro proveniente da mondi sconosciuti.
-SPIRIT CATCHER "Key Generator" (Mood Music): è sempre ben prolifica la Mood Music del finlandese Sasse Freestyle Man che fa tornare, in questi primi giorni d’ottobre, il progetto Spirit Catcher, uno dei nomi che rappresentano meglio la via plastica della house music. La title track, "Key Generator", propone sequenze facili e suoni semplici di tanto in tanto trasposti di tonalità; "Code Breaker" invece mostra arrangiamenti ancor più minimali e suoni nascosti dietro un beat old-school che tanto rammenta la storica chicago-house che pian piano sta tornando in auge. Gradevole.
-DA SUNLOUNGE "Jam Sandwich E.p." (Myna): provenienza inglese per questo disco che al primo ascolto mi ha lasciato alquanto perplesso. Sarà forse per l’accostamento, piuttosto inusuale, di sonorità prettamente house (con tanto di trombe) a patches maggiormente plastiche ed importate da frangenti più elettronici. "The Jam" incarna perfettamente questo binomio (da amare o odiare) e i remix di Olivier Desmet e Jake Childs riflettono pressochè gli stessi connotati.
-TETSUO "Never Over" (Electrobot): dopo aver pubblicato l’e.p. dell’esordiente Danton Eeprom (rivelatosi poi una hit) l’Electrobot Records, piccola label berlinese fondata e diretta dall’italo-tedesco Massimo Sex D’Electro, rilascia "Never Over" del giovane Tetsuo, anch’egli alle prese col suo primo lavoro discografico. Il disco raccoglie ben cinque tracce nelle quali s’apprezza una vena tipicamente electro-wave paragonabile allo stile dei primi Fischerspooner (quelli di "#1", 2001). Una rivelazione questa Electrobot, label che potrebbe rappresentare la prima grande novità del 2006.
-MR VELCRO FASTENER "The Flock" (Stars Music): è imminente l’uscita di questo inedito che figurerà nell’album "Telemacho" previsto per gennaio. Autori sono i finnici Tatu Metsätähti e Tatu Peltonen portati alla ribalta dal partenopeo Marco Carola che, anni fa, li volle sulla sua I220 Music. Lo stile è ancora l’electro fatto di pads melanconici, voci robotiche e basslines meccanici che sembrano pilotati da androidi. Interessante anche il remix (sul lato b) realizzato da Joel Mull, ormai una leggenda della techno svedese.
-TY TEK featuring CAT CONGER "Feel My Fire" -part 1- (Distraekt Music): etichetta a me sconosciuta questa Distraekt Music che, con l’interessante progetto di Ty Tek, si sta ritagliando una discreta popolarità nei clubs del nord Europa. L’Original viene letta volentieri dalla puntina del mio turntable visto che il pezzo di matrice progressive si lascia influenzare dalla moda tedesca. Discorso differente per il remix di Da Groovemakers, inciso sul lato b, che invece batte la strada del classico dark-progressive già sentito e risentito.
Electric greetz