Originario di Stuttgart, Savas Pascalidis è uno dei nomi che ormai meglio rappresentano l’International Deejay Gigolo di Hell. Sull’onda del singolo “Raw Mission” (che include un inedito re-edit di “Superman” ad opera di Filippo ‘Naughty’ Moscatello) e dell’album “Disko Vietnam“, il dj-producer tedesco prepara alcune new-releases che vedranno ufficialmente luce nei mesi a seguire. Atteso, sulla Space Factory di David Carretta, “Lino Ventura E.p.” che, secondo voci di corridoio, conterrà quattro tracce in chiaro stile space-funk. Sul fronte remix invece sta lavorando ad una nuova versione di “Galactic Ride” di Silver City che andrà a finire nel catalogo della Get Physical Music diretta dai M.A.N.D.Y., Dj T. e Booka Shade. Parallelamente i Dirt Crew stanno preparando un’inedita versione di “Saigon Nightmare”, pezzo estratto dal recente album “Disko Vietnam”. Ancora sconosciuta la label sulla quale possa uscire.
-VIVE LA FÊTE! “Grand Prix” (Surprise): anticipato dal singolo “Hot Shot” (trattato già nell’Electronic Diary #050), esce il nuovo lp del duo belga formato dal musicista Danny Mommens e la cantante Els Pynoo. “Grand Prix”, sesto album di una serie che ha sempre avuto a che fare con l’electro-pop di matrice 80’s, ingloba un’anima più acustica che potrebbe avvicinare il duo alle classifiche di vendita internazionali. Il tutto è pubblicato dalla Surprise che, dopo un tentennamento iniziale, sembra decisa a conquistarsi un posto d’onore tra le etichette più prolifiche (e valide) d’Europa.
-RITON vs HOWDI “Closer” (Get Physical): è la label berlinese dei M.A.N.D.Y. a pubblicare questo interessante vinile che raccoglie due tracce. La principale, “Closer”, si avvale di un sound house minimalista e ridotto ai minimi termini con influenze della cacofonia americana (Proptronix docet) mentre “Walk On Water”, che si avvale del featuring di The Ãœber Audio Bros, sputa fuori vocioni darkeggianti intersecati ad un basso funk. Da provare.
-TIGERSKIN “The Twelve Inch Pill E.p.” (Morris Audio): le tre tracce di questo fantastico e.p. firmato da Alex Krüger (parente forse del più noto Freddy ??!!) puntano l’attenzione su territori vintage rischiarati da anime plastic-house. In “Blackjack” una classica Tr-808 viaggia su rumorismi vari mentre in “Plastek” il suono nu-house s’infiltra nell’electro nordica. Il concetto viene reso più evidente da “Sam Returns” ove il suono deep si sposa con l’electro-funk. Ottimo.
-HUNTEMANN “Sweet Sensations” (International Deejay Gigolo): Oliver Huntemann, noto negli anni ’90 come Kay Cee, entra ufficialmente nella ‘casa’ di Hell accompagnato dall’immancabile Stephan Bodzin. “Sweet Sensation” però mi sembra fin troppo semplicistica e prevedibile per una label anticonformista come la Gigolo. Il discorso non è differente per “Femme Fatale” ove suoni retro sono infusi in un ambiente electro non elaborato e fin troppo simile alla miriade di produzioni uscite negli ultimi tempi. Dove è finita la voglia di osare che contraddistingueva questa label sino a qualche anno fa ??
-DIE RAKETEN “Ich Will” (Freundschaft Musik): il trio tedesco, che segue da diverso tempo una tipologia musicale paragonabile a quella dei Northern Lite, incide un singolo inedito e non estratto dal recente album “Ahoi”. Oltre all’Original (che reputo davvero interessante) troverete anche i remixes firmati da Gunjah, Diringer & Knopp e Lexy che viaggiano tra il neopop, l’electro e la tech-house.
-SANSO-XTRO “Sentimentalist” (Type Records): si lascia alle spalle il ruolo di batterista nella rock band australiana Sindog Jellyroll e scopre l’experimental: è Melissa Agate che, con “Sentimentalist”, traspone l’acustica in forme digitali slegate da vincoli che spesso rendono piatta la produzione musicale. Suoni oppressivi e capaci di generare stati d’ansia si rincorrono nelle 11 tracce nelle quali una magia sembra pervadere chitarre classiche e suoni provenienti da ipermoderni sintetizzatori.
-SILICONE SOUL “Staring Into Space” (Klik): preso in licenza dall’inglese Soma, l’album di Graeme Reedie e Craig Morrison (alias Silicone Soul) viene ripubblicato in territorio ellenico dalla sempre più agguerrita Klik di Atene. Il duo, emerso qualche anno addietro con la hit “Right On!”, cavalca l’onda della nu-house non tralasciando il suono deep tedesco ed attinenze con la più oscura progressive anglosassone. Il tutto racchiuso (come ormai tradizione per la Klik) in un elaboratissimo package a mò di libro.
-COMBI “Inside 1.0” (Danced Records): per la neonata Danced Records il catalogo si apre col progetto di Dabrink, Dj Yul e Lucky Loop, i tre personaggi già conosciuti nel nord della Germania come 3 Klang Dj Team. Tre le tracce nelle quali si assapora un piacevole minimalismo contornato dal suono deep di Colonia. Beats euforici e suoni ruvidi escono dai solchi vinilici regalandoci momenti di energia a volte intersecata da variopinte linee acidule.
-BANGKOK IMPACT “Do It” (Creme Organizations): dopo un periodo di pausa il talento finlandese Sami Liuski riveste i panni di Bangkok Impact e sforna un singolo che inizia a discostarsi in modo sostanziale dalle precedenti releases. L’electro appare lontana e tutto gioca a favore di un’attitudine house con numerose infiltrazioni nella disco e nel funk anni ’70. Futurista il remix realizzato da Kassen.
-THE HACKER “Radiation” -remixes- (Different): secondo estratto dal recente album “Reves Mecaniques”, “Radiation” si ripresenta alle nostre orecchie in due nuove versioni realizzate dallo stesso Micheal Amato e dal collega (e connazionale) David Carretta. Entrambe si muovono su moduli electro-techno che, nonostante l’iper-produzione degli ultimi anni, continuano a supportare positivamente il movimento della musica europea. Presenzia anche l’inedito “Anewangle”.
-STELLA “Dreams” (L’Age D’Or): cover del classico dei Corrs che nel 1998 svettò le charts europee grazie al remix di Todd Terry, “Dreams” torna in vita grazie a quattro remix in chiave moderna. A firmarli Mynther Reents, Tobias Thomas (Kompakt) & Alexander Geiger (Firm), Efdemona & Panthel e una Ada (Areal) meno abstract del solito. La strada maestra è quella della minimal-house che pare abbia contagiato anche L’Age D’Or, sublabel della nota Ladomat di Amburgo che tempo fa lanciò il fenomeno Ascii Disko.
-JOHN STARLIGHT “John’s Addiction” (Television): inizialmente pubblicato in limited-edition monofacciata su UKW (leggi Electronic Diary #041), “John’s Addiction” riappare sulla Television di Colonia con l’aggiunta di una Part 2 ancora più sofisticata della prima. Tanti gli imput positivi che l’artista monegasco fornisce all’attuale musica elettronica con magici rumorismi e crepitii che falciano il beat sminuzzandolo in più parti. I suoni stridono e sembrano intonare strani versi provenienti da un mondo parallelo. Ancora un voto alto per John Starlight, lo stesso che si cela dietro il celebre progetto Zombie Nation.
-BASTARDS OF LOVE “Rituals” -the remixes- (We Rock Like Crazy): quarto tassello per la giovane etichetta tedesca che oggi rappresenta una delle piattaforme più oltraggiose del vecchio continente. Le quattro rivisitazioni di “Rituals” sono accomunate dalla voglia di stupire ed andare controcorrente rispetto a quello che si ascolta oggi. Beats seminali alimentati da vocoder-vox si rincorrono nella versione di Rude 66 alla quale si aggiunge la soffusa minimal-electronic di LJ Kruzer, l’housy-style di Popshop e l’electro-synth-pop-retro del bravissimo Reduce.
-POPCATZ “Strobelight And Make Up/Smile To Me” (Karate Music): la label tedesca di Magdeburg diretta dal bravo Oscar pubblica un prodotto che non segue le orme del sound che attualmente imperversa sulle dancefloors europee. Le tracce di Popcatz infatti percorrono itinerari tech-pop-house, con lievi influenze dell’immancabile electronic sound. Due i remix: quello di Dj Wakko, fatto di linee electro 80’s (un pò inflazionate) e quello di Nitsch & Gleinser, più dritto e marcatamente segnato dai 4/4 nel quale però si avverte l’assenza di una linea melodica portante.
-RICHARD DAVIS “Details” (Kitty Yo): approda alla celebre label tedesca fondata nel ’93 da Hölzel e Wagner il bravo Richard David che di recente ha affiancato i bravi Swayzak in diverse produzioni. L’inglese, ormai trapiantato da anni a Berlino, organizza un bilanciamento tra house, pop ed abstract-electro con inflessioni in stile Kompakt e collegamenti al sound di Matthew Herbert. “Details” ha davvero poco a che fare con la dance di largo consumo.
-MAX 404 featuring HÃœLYA K. “Spin My World” (Eskimo Recordings): electro-rock questa nuova uscita della Eskimo di Ghent, supportata dal prezioso apporto dei Glimmer Twins. Qualcuno potrebbe ‘riesumare’ il termine ‘rosko’ (rock + disko) per definire meglio il sound di Max 404 che abbina alla dolce voce di Hülya K. suoni scuri, duri ed aggressivi. Tra le quattro tracce si cela anche una versione downtempo ed una rinforzata dall’acid, ormai immancabile.
-AA.VV. “The Future Is My Melody 2” (Elektrolux): uscirà presto su Elektrolux, sublabel del gruppo G.E.M. capitanato da Pascal F.E.O.S., il secondo capitolo di questa compilation da proporre nelle sale di decompressione. Le sonorità si fanno lounge con accenni al chilly, all’ambient, alla microhouse, all’electro e ai latin-beats firmati da artisti come Naoki Kenji, Copshow, Fresh Moods, The Sushi Club e Jean F. Cochois. Rilevanti anche due unreleased di Groovecatcher e Aural Float.
-ITALCIMENTI “Beyond The Time” (Hot Elephant Music): è questo il primo singolo estratto dall’lp “Under Construction” col quale Italcimenti (spiritoso progetto di Lapo Lombardi alias Ludus Pinsky e Maurizio Dami alias Alexander Robotnick) si propone di ricostruire (con del solido cemento) la musica italo-dance degli anni ’80. Prendendosi un pò gioco della disco, i due producers toscani realizzano 4 versioni (molto simili tra loro) piacevoli per la purezza e la simmetria dei suoni, lontane dagli astrattismi sonori a cui recentemente vanno incontro numerose labels europee.
-GAETANO PARISIO “Chapter 9” (Southsoul): nell’attesa che esca il Conform #023 (“Statica”), il dj-producer napoletano, inizialmente noto come Gaetek, ci regala quattro tracce (prive di titoli) che sostengono ancora discorsi tech-house, forse più vicini alla groovy-house che ai movimenti più duri della techno. Suoni mai invadenti percorrono itinerari non veloci e tanto cari a chi predilige la tipologia musicale del team partenopeo guidato da Marco Carola.
-PORTABLE “Version” (Scape): abstract-techno dei primi anni ’90 fatta di ritmi arcaici e suoni retro: questo il contenuto del nuovo lp di Alan Abrahams, nato a Capetown (Sud Africa) ma residente da anni a Londra. E’ lui che traghetta verso scenari sonori singolari impronte funk, micro-samples techno e frammenti di patches africane non distanti dal classico tribe-vibe. A coronare il tutto la curiosa copertina realizzata da Sergio Colussi.
-AA.VV. “Be-Connection” (Black Pitch Music): dopo un pò di mesi di silenzio, la Black Pitch Music torna all’assalto con un #006 fatto di una triade di tracce prodotte in terra belga. Groovy ma non eccessivamente minimale come lo stile svedese: è questo il genere che affrontano Redhead, Tom Hades e l’emergente S.A. di origine portoghese. “Be-Connection”: destinata ai cultori dei movimenti ritmici che corrono, costantemente, sui 140 bpm.
-BINGE & PURGE “Take Your Drion Pill E.p.” (Xylophone Jones): dopo le passate apparizioni su Mental Groove, 1St Decade e System, Mark Verbos e Tommie Sunshine, camuffati da Binge & Purge, incidono uno splendido e.p. nel quale si riascolta lo stile datato tipico di Man Parrish. Non c’è alcuna imperfezione nelle quattro tracce presenti sul vinile (tra le quali anche un re-edit di “Eye Revolve”) alle quali s’aggiunge un locked-groove che potrebbe tornar utile ai dj’s più creativi.
-SILICON SCALLY “Dark Matter” (Satamile): la piattaforma electro di New York City mette le mani sull’estro di Carl Finlow, autore di otto tracce (sparse su due vinili) che rendono vivo l’interesse per la musica old-school. L’autore, adorato da Anthony Rother, plasma ritmi cibernetici essenziali nelle forme e nei contenuti e perfettamente in linea con lo stile anticonformista ed anti-commerciale della label. A testimoniare ciò tracce come “Parallel Array”, “Indefinite Space” e “All Torque” che fugheranno ogni dubbio.
Electric greetz