Il tedesco Bülent Kullucku è la mente di svariatissimi progetti come Digital Hassan Orchestra, Naqob, Bazaar, The Mistakeman e, il più noto tra questi, Generation Aldi col quale ha firmato l’album "Minisystem" su Dekathlon, etichetta di Zombie Nation. Tanti i progetti che equivalgono ad altrettante matrici sonore che spaziano dalla techno con influenze ebm ed industrial all’electro-pop sino a tangere il downbeat ed atmosfere lounge.Bülent è protagonista anche del progetto Hart Of Noise che lo vede operare a quattro mani con Mooner Industries (dell’Erkrankung Durch Musique): il loro "Techno Prank E.p." è diventata una vera hit nel territorio tedesco grazie al supporto ricevuto da Sven Väth che lo ha voluto sulla sua Cocoon Recordings. Anche Generation Aldi è sulle pagine web di Technodisco.
Ciao Bülent. Come è iniziata la tua avventura nel mondo musicale ??
"Mio fratello maggiore era un fan dei The Residents: mi fece ascoltare la loro musica quando avevo circa 6 anni e in quell’istante è scoccata la scintilla dentro di me. Durante l’adolescenza mi comprai una chitarra elettrica ed iniziai a seguire il punk, il noise e l’hardcore. Intorno alla fine degli anni ’80, quando nacquero la techno e l’acid, cambiai i miei gusti che mi hanno portato verso la direzione della musica elettronica che compongo tuttora"
Da cosa derivano i tuoi numerosi pseudonimi come Generation Aldi, Bazaar, The Mistakeman e Naqob ??
"Ognuno dei miei pseudonimi ingloba in sè un particolare concept. Amo differenti stili musicali e quindi cerco di differenziare la mia vena creativa attraverso il nome del progetto. Mi piace molto creare differenze"
La tua voglia di creare differenze la si denota bene anche nel tuo stile, molto eclettico. Dove trai spunto per comporre ??
"La musica rappresenta una parte di quello che penso e che accade ogni giorno. L’ispirazione viene dalla vita quotidiana, dalla gente che incontro, da quello che vedo … ecco perchè ognuno dei miei pezzi riflette uno stato d’animo differente"
Qual’è stato il gruppo che ti ha fatto scoprire la musica elettronica ??
"Forse i Kraftwerk ma non posso certo dimenticare quelli che componevano musica sperimentale ancor prima di loro come i Residents, Tangerine Dream, Klaus Schulze … Nei primi anni ’50 c’erano artisti straordinari come Henry, Varese e Xenakis che hanno gettato le basi della musica che poi hanno plasmato i Kraftwerk. Ovvio che se parliamo di elettronica destinata ai clubs la nascita risale ai primi anni ’90 ed è tuttora in continua evoluzione"
Le tue produzioni sono apparse su etichette prestigiose come Dekathlon, Superstar, Erkrankung Durch Musique … e da un anno circa hai lanciato anche la tua piattaforma personale. Parlacene.
"Hai ragione: la mia etichetta si chiama Last Shirt e la definisco ‘new fashion label music’. L’ideale di partenza è "vestire" attraverso la musica. Questo concept si rende facilmente assimilabile attraverso la prima uscita ovvero "Fuck My Soul" che, nel suo particolare package, include un’audiocassetta ed una t-shirt frutto di un curioso design di Gonca Spandata. Last Shirt è nata grazie alla collaborazione di un italiano che ha capito perfettamente quello che intendevo fare. In cantiere abbiamo già diversi progetti che saranno corredati da vari underwear unisex e mini cd. A firmare le prossime releases saranno Hometrainer, Rumpeln (dei Console), Plastique De Rêve ed ovviamente Generation Aldi. Personalmente mi piace tutta la musica e per la Last Shirt vorrei un catalogo variegato e non relegato solo all’elettronica vista nella sua maniera più classica. Non escludo che in futuro le nostre releases usciranno anche in versione cd, supporto sempre più richiesto negli ultimi anni"
Conosci la musica italiana ?? Cosa pensi in riguardo ??
"Sfortunatamente conosco solo Ennio Morricone: un grande !!"
Qual’è il tuo parere sulla scena europea ??
"L’artista che attualmente mi piace di più è T. Raumschmiere. A seguire ci sono alcuni nomi della Gigolo come Linda Lamb e Psychonauts e molte releases della Erkrankung Durch Musique, l’etichetta del mio amico Mooner Industries. Credo che attualmente nella scena musicale europea manchi un pò di personalità, quella vena che dovrebbe caratterizzare ogni artista così come accadeva venti anni fa. Credo comunque che le cose si stiano evolvendo nella maniera giusta"
Descrivici le tue live-performances.
"Amo definire le mie live-performances "electro-punk-techno-rock-live-show!". Sul palco siamo in quattro: io mi occupo della musica, Albert Tempel è il cantante, Jugochicks balla e cura le coreografie e Kaundown (dei Console) prepara i videos da proiettare su enormi schermi. In linea di massima potremmo assomigliare vagamente ad una rock band ma anzichè suonare batterie e chitarre armeggiamo con laptops e sequencer. Siamo sempre stati acclamati dal pubblico e questo è il nostro grande risultato. Spero vivamente di poter venire a proporre in Italia il nostro show: è una delle nazioni che non ho mai visitato"
Hardware vs software: chi vince questa ipotetica battaglia tecnologica ??
"Sicuramente l’hardware perchè con questo riesci ad imprimere manualmente il tuo tocco nella musica. Con il software perdi più tempo per salvare i progetti e, almeno per quanto mi riguarda, non riesci ad instaurare quel particolare feeling. Non utilizzo mai programmi software per comporre i miei pezzi"
Cosa pensi sul mondo internettiano ??
"Internet è indubbiamente un’ottima piattaforma per poter comunicare con il resto del mondo. Legato ad esso è il fenomeno dei file mp3 che non rappresentano molti vantaggi per noi produttori ma che comunque contribuiscono alla diffusione della musica"
Siamo al termine: lasciaci un messaggio.
"Love and freedom !! Generation Aldi"