ELECTRONIC DIARY #032 [05-12-2004]

C’erano una volta i dj’s techno che suonavano techno e i dj’s house che suonavano house. Invece adesso ci sono i dj’s house che suonano techno e dj’s techno che suonano house. Da questo presupposto parte il mio pensiero riguardante la music-culture italiana degli ultimi mesi fatta di personaggi che, più che sostenitori di un preciso genere musicale, sembrano delle vere bandierine al vento pronte a seguire soltanto i gusti della massa. Che l’house stia spadroneggiando nei clubs nostrani non è certamente una novità così come è risaputo che la techno (sempre rimanendo entro i nostri confini) sia defunta da diverso tempo a questa parte. Eppure ci sono tanti dj’s che, pur definendosi ‘house’, coloriscono le proprie playlists con tracce appartenenti ad un altro filone musicale decisamente più vicino alla techno. Allora la techno non è poi così morta come ci vogliono far credere …

-AA.VV. "Condominium" (MousikeLab): la label napoletana parte dal concept di creare un ‘condominio’ sonoro ove s’incontrano suoni che durante il giorno sembrano scontati e privi d’essenza. Fantasmi rumoristici e singolari architetture sonore fanno da tributo alla letteratura cyberpunk: esempi lampanti sono i pezzi dei Retina.It, Claudia Bonarelli, Tarwater, Populous, Tadd Mullinix e Dj Vadim, tutti atti a rappresentare un vero reticolo di esplorazioni minimaliste corrispondenti ad una serie di approcci anticonvenzionali per la musica elettronica contemporanea.

-SODA INC. "Full Moon" (Plastic City): un più che gradito ritorno per la Plastic City celebre per aver lanciato, nel ’95, l’ipnotica "It’s Our Future" di A.W.e.X. rimasta negli annali della techno. Protagonisti ora sono Babak Shayan e Jon Silva alias Soda Inc., interpreti di un album che ingloba le melanconie della trance, i beats della tech-house, i suoni della microhouse e della deep-techno e le atmosfere dell’ambient. Tutto questo è stato ribattezzato come ‘neo trance’, forse uno dei nuovi generi che coloriranno il 2005 quasi alle porte.

-SOPHIE RIMHEDEN "Hi-Fi" -remixes- (Mitek): l’anno scorso lasciò l’Europa spiazzata grazie ad un sound fuori da ogni logica commerciale. Scelta dalle Chicks On Speed come supporter per il loro tour estivo, Sophie Rimheden vede ora un completo rimaneggiamento dei pezzi estratti dall’album di debutto uscito nel 2003. A firmare le nuove versioni sono stati Hakan Lidbo, Folie, Pavan, Johan Skugge, Hündarna Frän Söder, Fenin, Sam Miller, Son Of Clay e Mikael Stavöstrand. E’ questa la risposta svedese all’electro berlinese di Ellen Allien.

-DASH DUDE "The Television Saga" (Morris Audio): dopo due e.p.’s che includevano ottimi remix ad opera di Jeff Samuel ed Hakan Lidbo la Morris Audio pubblica il primo lp di Michael Büeler alias Dash Dude. Dodidi le tracce incluse (su cd e doppio vinile) che simboleggiano un misto tra funky, crispy, minimalistic ed abstract house, filone sempre più in voga nei Paesi nordeuropei. Curioso e fuori dalla norma.

-NORTHERN LITE "Reach The Sun" -remixes- (Armut 24): a mettere le mani sulla traccia estratta dal recente album sono stati Codec & Flexor, Westbam ed Haiscore. I primi aggiungono un cantato, il secondo accentua la carica rock mentre i terzi effettuano una trascrizione del pezzo in chiave metal. Già uscito, sulla main 1St Decade, è l’inedito "Go With The Flow", al quale dovreste concedere un attento ascolto.

-AA.VV. "Zenit Collection" (Zenit): con questo triplo mix si riassumono i tratti salienti dell’attività della Zenit di Marco Carola puntando l’obiettivo sulle annate che vanno dal 1998 al 2004. Decisamente un ottimo zoom che riprende da vicino composizioni di Stanny Franssen, Gaetano Parisio, Rino Cerrone, Isometric, Tomie Nevada, Danilo Vigorito e dello stesso Carola. Il tutto è racchiuso in un ‘pesante’ package dorato.

-KIKO "Planet Earth/Take A Chance" (Hot Banana): special-series per la Hot Banana che per l’occasione si tinge di colori un pò sbiaditi che reincarnano le vecchie ed impareggiabili atmosfere 80’s dell’italo-disco. Le due (eccellenti) tracce non sono altro che reworks delle celebri "Planet Earth" dei Duran Duran e "Take A Chance" di Mr. Flagio, opportunamente editate e corrette per l’uso nel 2004. In questo caso si sente davvero tanto quello che è il legame indissolubile tra l’electro di oggi e il synth-pop di ieri.

-DJ EMERSON "Suck My Deck" -remix- (Kiddaz.Fm): quattro sono i remixes incisi su questo ‘remix e.p.’ la cui uscita è prevista per il prossimo 15 dicembre. A mettere le mani sui pezzi del recente album di Dj Emerson sono stati Hertz, Southsoniks, D.A.V.E. The Drummer e Michael Burkat: tutte le versioni scaturite incarnano la classica tipologia della techno tedesca col groove messo sotto i riflettori e smosso, di tanto in tanto, da infuocati controtempi.

-ROBERT BABICZ "E.p." (Suga Records): taglio di nastro per la Suga che apre i battenti con un eclettico e.p. in cui Babicz si diverte a giocare con la minimal-house ed i rintocchi della electro-disco dalle rimembranze 80’s. "Look" raduna i suoni e le atmosfere della vecchia italo-dance fedele ai 4/4, "Lips" recupera la funky-disco e l’acid-house mentre "Loverboy" ed "Under" toccano la microhouse resa ancor più raffinata da inserzioni jazz. Due sono i mondi separati da plastica vinilica: spetta a voi scegliere in quale addentrarvi.

-NAPSUGAR feat. DAHLIA "Stripped" (Beautycase): è questo il seguito del fortunato "Vagapuss E.p." uscito qualche tempo fa sulla medesima label di cui Napsugar è uno dei fondatori. L’ungherese si lascia affiancare dalla cantante americana Dahlia che inserisce la sua voce sibillina in un tool electronic-dance in 4/4 condotto da refreins facilmente memorizzabili. Il lato b è più aderente all’electroclash, rinforzato da un remix ad opera di Atomizer.

-HAKAN LIDBO "Field Work" (Frogman): lo reputo uno degli artisti più eclettici del mondo, capace di saper spaziare, con straordinaria dimestichezza, dalla microhouse più elegante alla violenta electro-techno. E’ lo svedese Hakan Lidbo che sbarca nel lontano Giappone con una doppietta di tracce electro influenzate molto dall’uso del vocoder. La ciliegina sulla torta ?? Il remix ad opera di Thomas Schumacher.

-EGG "Don’t Postpone Joy" (Mutek Records): protagonisti (da tempo) della Montreal sotterranea Julien Roy e Guillame Coutu-Dumont alias Egg rilasciano il loro primo lp fatto di territori rumoristici, cacofonici, sintetici ed acustici nel contempo, permeati da una chiara presenza di futurismo sonoro riscontrabile nell’experimental. 13 le tracce, 66 i minuti di musica, tanti i chilometri che separano questa release dal business commerciale.

-KLANG & SPALLEK and MARC MIROIR "Everyone" (Paso Music): ottima electronic-techno in questo e.p. prodotto a 6 mani. Sebbene alcuni costrutti possano risultare un tantino superati e banali, l’effetto finale è apprezzabile. Interessante il remix di Matt French, più lugubre nei suoni, e "Way To Marseille", brillante electro-techno da sottoporre ai clubs frequentati da gente capace di ascoltare la musica con la testa e non solo con le orecchie.

-LEMONGRASS "Time Tunnel" (Mole Listening Pearls): ampie retrospettive in questo doppio cd racchiuso in digipack limited-edition e firmato da Roland Voss alias Lemongrass. Le timbriche sono di natura lounge e fanno di questo album una vera avventura musicale che aiuterà nel placare gli spiriti rabbiosi di molti che (purtroppo) dilagano nel mondo del ventunesimo secolo.

-DJ SIMI & DJ MAROTTA "Double Impact E.p." (Deck Records): il disco in questione trae spunto dal celeberrimo pezzo "My House" prodotto da Paolo Martini e George G. nel ’94. Per l’occasione però si tira fuori una tech-house ricamata da spunti ed ornamenti alla Parisio e Vigorito. In "There Izzz" si denota ancor di più la predisposizione nei confronti della scuola tech-funk caroliana. Potrebbe diventare una clubby-hit a livello internazionale.

-ATOMIC ALLIANCE "Atomic Bomb" (Future Sound Corporation): finalmente torna uno dei progetti-cardine della label italo-elvetica da anni sotto i riflettori europei. Nell’Original ritrovo (con piacere) una sana dose di acid-lines che graffia un floorkiller di matrice hard-trance mentre nel remix (impeccabile) dei The Elite viene elargita una maggior dose di european-style. Visti i tempi che corrono sarebbe meglio se tutte le bombe assomigliassero a questa …

-TSR "Trans Sexual Swiss Rebells" (Horspiel Musik): gli svedesi Fredrik Askebris e Robert Sundelin approdano sulla label di Nils Hoffmann, vero laboratorio sonoro dal quale sono uscite quattro pazze tracce che traggono spunto da vecchie creazioni ad 8 bit tanto in voga nel campo della videogames-music. Una su tutte è "Computah Music", sagace riproduzione di una vecchia videogame-soundtrack che per l’occasione si tinge di dirty-techno, possente, aggressiva, ruvida e graffiante. Lo stile ?? Beastidiot.

-P.O.D. "Will You Special" (Gigolo): il difficile compito di trasformare un pezzo heavy-metal in qualcosa di danzereccio è stato affidato a Tommie Sunshine. Il risultato è grandioso, soprattutto nell’Original remix (già pronto dal 2003) bombante, efficace, rumoroso al punto giusto, con liriche enfatizzate e strumentistica ai confini tra l’acustico e il digitale. L’impresa può ritenersi riuscita.

-ELECTRIC INDIGO "Six Track Reworks 2" (Indigo Inc): seconda tornata di reworks per l’ambizioso progetto dell’avvenente Electric Indigo, la dj in gonnella che giusto pochi mesi addietro ha fondato la sua Indigo Inc. con lo scopo di esplorare i meandri più nascosti della musica elettronica. A mettere le mani su "Blackcurrant", "The Puzzle" e "Traum" sono stati rispettivamente Thomas Brinkmann, Miss Kittin e Schonholz, tutti abili nel manipolare vecchi suoni infusi però in atmosfere ultramoderne.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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