ELECTRONIC DIARY #026 [24-10-2004]

Qualche giorno fa un amico che non si era mai interessato prima d’ora al mondo della musica elettronica ha letto uno dei miei articoli. La sua espressione, dopo essersi immerso in nomi che mai aveva sentito neppure nominare, era ricca di stupore e meraviglia. Meraviglia per qualcosa che non conosceva, forse la stessa che prova un bimbo quando scopre i colori e i rumori che gli gravitano attorno. In quel momento ho capito che spesso si parla di cose che gli altri non riescono a comprendere e, forse, nemmeno inquadrare in qualcosa di compiuto e definito. L’unico mezzo che non necessita di alcun traduttore per essere interpretato rimane ancora la musica, baricentro di emozioni che possono essere provate e captate da chiunque. E’ questa la principale ricchezza dell’arte delle sette note.

-AA.VV. "160 Min. Of Marco Bailey" (T:Classics): doppio cd per l’artista belga un tempo sostenitore di una certa trance music prodotta per la Bonzai. Il primo guarda l’house futurista con tracce di Jori Hulkkonen, Ricardo Villalobos, Boards Of Canada e Smash TV mentre il secondo tange più da vicino il mondo delle discoteche con pezzi di Justin Berkovi, Marco Carola, Tom Hades, Chris Liebing, James Ruskin, Hardcell e Felipe & Nicolas Bacher con la loro "Sensa Di Fortuna" ritoccata da un Gaetano Parisio più in forma che mai.

-JEFF SAMUEL "Windux" (Morris Audio): il bravo dj di Seattle ritorna su Morris Audio con un progetto dal suono perfezionista, mai banale e privo di cadute di stile. Evidenzio la main-track "Windux" che recupera le classiche timbriche vintage con tanto di cowbell e rim-shot provenienti da datate batterie elettroniche abbinati ad un basso 80’s che s’interseca ad una logica microhouse elegantissima.

-MR. CISCO "Culo" (Pigna): … e dopo la "Fregna" arriva il "Culo": no, non sono impazzito e non sto dando i numeri parlandovi di oscenità. Sto solamente segnalandovi l’ultima ‘pazzia’ di Francesco De Bellis che assieme a Mario Pierro è protagonista dei progetti Mat 101 e JollyMusic. Tre le eccellenti tracce electro-tech-funk di questo e.p. edito dalla giovane (ma già lanciatissima) sublabel della Nature di Marco Passarani. Hanno proprio le pigne in testa questi romani …

-AA.VV. "Club Revolution 01" (LDU Records): paternità italiana per una compilation che al momento rappresenta meglio la scena dark-progressive-tech-house. A dirigere i lavori sono Jonny 20 ed Onirika che scelgono pezzi di Pole Folder, Mert, Yucel & Goknil, Marc Grabber e SynthEtique. Ottima la presenza dell’israeliano MoShic con la sua "Do U C The Sound" presa in licenza per l’Italia dalla Screen di Stefano Greppi.

-STERAC ELECTRONICS "Atlantis E.p." (Interpersonal Experience): è solo al suo #002 ma questa label continua a fornire ottimi spunti all’electronic music del nuovo millennio. Tre le tracce tra le quali mi ha colpito proprio "Atlantis", un surrogato di electro e new-wave non adatta certamente alle piste da ballo ma piena di emozioni capaci di giungere al cuore di chi le ascolta.

-MARCO CAROLA "Do.Mi.No. 01" (Do.Mi.No): è così che inizia l’avventura della nuova label del napoletano Marco Carola, alfiere insieme ai suoi concittadini Parisio, Vigorito, Squillace e Cerrone di una techno esportata in tutto il mondo ma pressochè sconosciuta qui in Italia. Tre le tracce, minimal-techno il genere, eccellente la qualità. E conoscendo Carola non poteva essere altrimenti.

-AA.VV. "4 Track E.p." (7B): sulla piccola etichetta svizzera arriva un’altra mini-compilation nella quale presenziano quattro pezzi di altrettanti artisti già da tempo dediti a filoni musicali piuttosto particolari. Crowdpleaser, Air Afrique vs Monoblock-D e Kate Wax sono ottimi esempi ma in evidenza pongo "Our Love" dell’australiano Plastique De Rêve, incredibile ricostruzione di un classico di Donna Summer.

-THE MFA "Two Billion Year Journey" (EQ Recordings): il team apparso su prestigiose labels come Kompakt, Border Community e Precint approda sulla semisconosciuta EQ che batte bandiera australiana. Il sound è dark-house con continui riferimenti alla techno music frequentissimi nella Original Mix. Il Dirty Fours Mix invece ha un sapore decisamente più anglosassone con rimandi alla progressive-house proposta da personaggi come Steve Lawler e John Digweed. Alcuni potrebbero definirla, sin troppo semplicisticamente, house-music.

-SLICK ROGERS "The Driver E.p." (Kommando 6): etichetta puramente underground per un genere di nicchia come la break-electro di Slick Rogers che corre tempestosa e frenetica in 6 tracce (più un tetro intro). Utile per gli intenditori che non giudicano una produzione solo in base alla timbrica della cassa.

-AA.VV. "The Kings Of Disco" (Rapster/BBE): uscirà presto questa avvincente raccolta selezionata da Dimitri From Paris e Joey Negro che celebrano uno dei più grandi ed importanti movimenti musicali del passato come la disco. 20 le tracce selezionate (spesso oggetto di re-edit da parte degli stessi compilatori) firmate da artisti come Derrick Harriott, Macho, Lime, Cappuccino, Yazoo e Spandau Ballet. Un vero omaggio all’immortale processo musicale dalla quale discende molta dell’attuale dance elettronica.

-MYSTERYMEN "Everything But An Answer" (Disko B): è questo il primo album del duo britannico che si fa interprete di una miscela esplosiva che mischia con tenacia la techno futurista influenzata in maniera massiccia dall’electro music. L’intero lp è un vero festival di suoni analogici e vocoder e per questo profuma molto di anni ’80. In Europa uscirà il 25 ottobre mentre l’America dovrà armarsi di pazienza visto che sarà disponibile solo dal 30 novembre.

-KAGAMI "Wire Gigs" (Platik): non si tratta di un semplice album bensì delle performances live che Toshiyasu Kagami tenne in occasione del Wire (annate 2002 e 2003), l’evento organizzato da Takkyu Ishino. Oltre alle già conosciute "Spark", "Watching Tonight 2", "Machicago", "Bermuda", "Disco Filter", "Mirror Ball Pitching Machine", "Tokyo Disco (Music All Night Long)" e "Perfect Storm" presenziano vari ‘untitled’ frutto di virtuosismi dell’eclettico producer nipponico. Probabile è la distribuzione anche in territorio europeo.

-STAR YOU STAR ME "Retiro" (Mood Music): dopo l’uscita di "A Place In My Heart" remixata da Jori Hulkkonen alias Zyntherius e Mr. Velcro Fastener, Star You Star Me torna con un bel pezzo deep-house e privo di fronzoli. Lievemente più sintetico il remix di An-2 Fluent mentre più indicato al dancefloor è il Checker remix di James Flavour, costola dei prolifici Dirt Crew, che contiene accenni all’electro conservando connotati della deep-house negli arrangiamenti.

-DEPECHE MODE "Enjoy The Silence 2004" (Mute): presenziava nell’album "Violator" questo pezzo scritto tanti anni or sono da Martin Gore. Ora riappare, su Mute, con due nuove interpretazioni affidate a Timo Maas ed Ewan Pearson che ne hanno saputo mantenere la magia originale alterarandone i connotati. In tv potrete apprezzarne anche una video-edit dannatamente contagiosa.

-OLIVER HO "The Soft Machine" (Elp Medien): durante i primi anni ’90 è stato, assieme a James Ruskin e Surgeon, uno degli iniziatori dell’hard-techno britannica. Inseguitore di una minimal percussiva, Oliver Ho rilascia il terzo album, dopo i due editi dalla sua Meta, contrassegnato da una chiara vena di african-style intersecata ad elementi latin e jazz poi passati attraverso la techno embrionale di Detroit. Massive.

-ANTON’X "Travel E.p." (UMF): gradito ritorno della label che 5 anni fa lanciò l’allora sconosciuto Agoria. Le tre tracce rappresentano in pieno il binomio electronic-techno con suoni energici ed un arpeggiatore sempre in funzione ‘on’ che si apre e si chiude per mezzo del cutoff. Il groove poi viene macinato sotto piccole tastiere e suoni ipnotici che lo renderanno semplicemente irresistibile.

-DER ZYKLUS "Biometric I.D." (Dub Recordings): dopo il singolo (leggi Electronic Diary #021) Heinrich Mueller ritorna con un album composto da tracce di estrazione ambient ed abstract-techno, non molto indicate alle piste da ballo. E’ previsto, per il 2005, un suo ritorno nelle vesti di Dopplereffekt ed Arpanet mentre rimane ancora in stand-by il progetto Japanese Telecom dopo l’eccellente "Virtual Geisha" edito nel 2001 dalla Gigolo di Hell.

-KLEINKARIERT "Elite" (Pop Up Trash Records): #003 per questa giovane e promettente etichetta che pubblica un ottimo pezzo electro-techno-rock. L’Original Mix, scelta anche dai Northern Lite per l’ultima "Neo Pop", è ottima e funzionale. Più funk il remix di Dj Thomilla (dei TurntableRockers) mentre il più clubby è quello di Gunne, proveniente dalla 1St Decade di Erfurt.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

Technodisco

La miglior musica Elettronica, House e Techno è su Technodisco, con i set live e mixati dei deejay più famosi del mondo e le classifiche con i pezzi top del momento.

Lascia un commento