ELECTRONIC DIARY #009 [06-06-2004]

Credete che nell’ultimo periodo ci sia un genere musicale che vada per la maggiore ?? Io, in tutta sincerità, non vedo altro che una gran confusione. Da un lato c’è chi parla di hard-style, dall’altro chi amplifica la classic-house, da un altro ancora chi si riferisce ad un misto tra techno ed house credendo (ed illundendo sè stesso) che ogni pezzo contraddistinto da percussioni possa essere definito "tribal". Ma a cosa si deve tutta questa confusione ed, in taluni casi, ignoranza ?? Perchè molti credono che un pezzo sia "techno" solo quando c’è presenza di una cassa marcata ?? Non basta porre una stupida kick a 140 bpm per fare musica techno … così come non basta unire dei tom ai bongos per forgiare un pezzo "tribal". Basta con questi falsi nomi, basta con le ottusità che certamente non fanno bene alla musica. Ma di chi è la colpa di tutto ciò ??

-SIEG ÜBER DIE SONNE "+1" (Multicolor Recordings): finalmente torna il trio nato nel lontano ’88 da una sinergia tra musicisti tedeschi e cileni. Questo nuovo lp (disponibile sia su cd che doppio vinile) si articola attraverso un sensazionale pop elettronico mescolato ad un primordiale electro-funk, sound deep-progressive e modaiola microhouse. Future pop ??

-AA.VV. "City 2 City" -Part I- (Morris Audio): nuovo capitolo per la saga della Citysport Edition per la quale la Morris Audio interpella quattro artisti che simboleggiano i grandi mutamenti che stanno interessando l’house music del terzo millennio. Futuristico.

-MEM PAMAL "E.p." (Ozore Age): dopo l’album "Longueurs D’Ondes" il francese Bruno Raffin alias Mem Pamal propone un 12" che raccoglie alcune delle sue fantasie sonore più stupefacenti nelle quali beats chemicheliani dall’incedere oscuro si mischiano al tremendo breakbeat lontano anni luce da facili commercialismi. Ah questi francesi …

-LAB INSECT "Rumour E.p. (Elektrofon): #003 per l’emergente Elektrofon che farà uscire l’e.p. in questione il prossimo 21 giugno. Un pò di "melanchonic-techno" agganciata allo stile dell’ucraino Vitalic si ritrova in "Things Wild" ma la mia preferita rimane "Eye Of The Tiger" che riporta in auge gli elementi dell’ebm mischiati al synth-pop.

-AA.VV. "Fake Electronix Vol. 1" (Proptronix): uscirà il 14 giugno questa mini-raccolta di abstract-music confezionata da artisti come Rip Off Artist, Brindle Spork, The Sheath, CCDRZ e Stop Disco Mafia che amano il sound cacofonico e, a volte, confusionale. Solo per orecchie esperte ed "allenate".

-DAVE DK "Spin That Wheel" (Television): quattro le nuove tracce per il #016 di questa emergente label di Colonia, sorellina delle più conosciute Art Of Perception e Konsequent. Il sound è un misto tra techno, electronix e deep, sicuramente utile per serate estive da svolgersi sotto un cielo stellato.

-LIQUID PHONK & PATRICK LINDSEY "Smile On Your Face" (IDPL): accoppiata vincente con la quale emerge un nuovo stile musicale spesso definito come "nu-trance". Lungo è l’ondeggiare su sonorità strumentali nelle quali si inseriscono melodie ridotte ai minimi termini.

-AA.VV. "Pacific Technics" (Pacific Technics): il sottotitolo "global techno artists united for world peace" rende ottimamente l’idea di quello che è il contenuto della raccolta grazie alla quale artisti del calibro di Tim Xavier, Preach, Adam Jay, Noah Pred e Mateo Murphy, si uniscono sotto il segno della pace. I proventi delle vendite saranno devoluti ad Amnesty International, l’organizzazione mondiale che si occupa di tutelare i diritti umani. Meritevole.

-DA LINCK "Ocean" (E-Beat): molto differente dalle precedenti releases, questo "Ocean" propone un singolare trip-hop rinvigorito da metriche breakkate e microhouse. Sound oscuro e tenebroso come la copertina che ritrae uno squarcio di vita quotidiana di gente semplice che per il mondo è importante quanto un granello di sabbia in un oceano.

-ANTHONY ROTHER "Popkiller" (Datapunk): quinto album per il probabile "erede" dei Kraftwerk dall’eterno sguardo da ragazzino per nulla accecato dal clamoroso successo raccolto in tutto il mondo. Il trentenne affronta il tema dei valori umani, del calore familiare e del ruolo che questo giocherà in un futuro contraddistinto sempre più dalle macchine. "Popkiller" è l’antitesi del pop da classifica che fa piangere le ragazzine innamorate. Electronic-dance-music for your legs.

-AA.VV. "Love Comes Back" (Disturbance): si tratta della raccolta che racchiude in sè il meglio della dance del film diretto da Sergio Rubini "L’Amore Ritorna". Il tracciato elegante, fatto di sonorità downtempo e jazz mischiate alla house, caratterizza caldi ritmi brasiliani che trovano modo di inserirsi in sequenze bossanova nelle quali risiede l’essenza della house più raffinata e chic.

-LATE NIGHT SNEAKY "Le Boom" (Electrofly): misterioso questo mix fatto di due lunghe tracce breakbeat perfettamente in linea col sound britannico degli ultimi anni. "Detonator" e la main "Le Boom" centrifugano elementi moderni con altri del passato formando un particolare sunto che si pone a cavallo tra lo stile dei Chemical Brothers e Fat Boy Slim.

-AA.VV. "S.H.A.D.O. Electro" (S.H.A.D.O.): folgorante questa raccolta selezionata dagli storici Krisma, duo che apparve per la prima volta nell’ormai lontano 1976. La vena è pop-avanguardista caratterizzata da suoni modulari, euro-beats, synth-pop e grooves plastici. Tra pezzi recenti (tra cui quelli di Kitbuilders, Valvola, Electronicat e The Electronic Tomato) troverete anche le datate smash-hit dei Krisma che vi faranno capire quanto era interessante la scena musicale dell’altro ieri.

-TIEFSCHWARZ "Blow" (Gigolo): voluti fortemente da Hell sulla sua International Deejay Gigolo, i fratelli Schwarz (Ali e Basti) coadiuvati da Jochen Schmalbach interpellano Eric D. Clarke, (ex vocalist dei Whirpool Productions) per interpretare "Blow", ennesimo esempio del combaciare perfetto tra il classicismo dell’house e la fantasiosità dell’electro. Il contenuto è puramente anticonvenzionale.

-AA.VV. "Synaptycal/Konk" (Aerobic Audio): si tratta nel #000 di questa neolabel belga nata tra le mura della Muzike.be: un extended-play rigorosamente experimental nel quale suoni innovativi e retrò guardano avanti sganciandosi dalla classicità della musica comune. Un vero spaccato del mondo dominato dalle macchine.

-MUMPS "Mechanism Q-S" (Tortured): era un bel pò che lo sloveno Uros Umek non appariva nella veste di Mumps. Con questa triade bangin’-techno il prolifico artista sloveno prosegue la saga del "Mechanism" fatta ancora di loops irresistibili e spumeggianti che creano un turbinio di energia alla quale sarà difficile resistere.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

Technodisco

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